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16 agosto 1901
SELVA



L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

B. di F.Rosi CHIOCCIOLA Tabarre
G. di L.Franci BRUCO Beppino
Nocciola NICCHIO Pallino
M. di P.Neri ISTRICE Pippìo
R. di E.Tanzini OCA Bellino II
B. di A.Cambrini GIRAFFA Truci
Sultana SELVA Chiccone
B. della Chiocciola AQUILA Scansino II
B. di V.Battistini ONDA Bozzetto
B. di L.Franci VALDIMONTONE Bibbiena

MOSSIERE: Leonildo Fabbrini


   



CAPITANO: Nazzareno Felli
PRIORE: Giuseppe Bindi Sergardi
BARBARESCO: Amerigo Frullani

La contrada non vinceva dal 2 luglio 1899
Unico Palio vinto da Chiccone




La sorte favorisce il Nicchio con Nocciola, cavallina con cui ha già vinto a luglio; la Selva con Sultana e l'Aquila con il veloce baio della Chiocciola. Ottimi soggetti anche per Bruco ed Oca.
Durante la tratta avviene un episodio curioso: nella confusione durante l'assegnazione Nicchio e Montone si scambiano il cavallo, per poco non nasce un violento parapiglia e la situazione torna alla normalità solo dopo un'attenta analisi dei verbali relativi alla descrizione dei barberi.
La prima prova non si corre, tutte le Contrade, tranne Selva ed Istrice, cambiano più di una monta. Il Nicchio soffia Pallino a Onda e Bruco e gira Scansino all'Aquila che, a sua volta, cede Tabarre alla Chiocciola.
La carriera diventa subito una questione a due fra Onda e Selva che partono prima e seconda e si contendono il successo per i tre giri. A San Martino, Bozzetto incrementa leggermente il suo vantaggio, la Selva insegue accanitamente, più staccate procedono Oca e Istrice.
L'Onda resta sempre in testa e sembra aver il Palio in tasca ma al terzo giro, davanti la cappella, il suo baio ha un improvviso cedimento e stramazza sul tufo. La Selva è lesta ad approfittarne, Chiccone porta Sultana al terzo bandierino regalando la gioia del successo al fratello Nazzareno Felli, Capitano selvaiolo.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)