La Civetta con Andrea Mari detto Brio su Istriceddu ha vinto il Palio del 16 agosto 2009.
Trentatreesima grandissima e meritatissima vittoria per il popolo del Castellare che, con una splendida corsa, conquista il Cencio di Giuliano Ghelli dopo trent'anni dall’ultima vittoria, conquistata il 4 luglio 1979 con Francesco Congiu detto Tremoto e Quebel.
Laboriosissima la ricerca dell’allineamento dovuta alla presenza sul tufo di ben otto rivali, pronte a darsi battaglia sul Campo. Molta confusione tra i canapi e continui cambi di posizione tra le Contrade. Il mossiere è costretto a chiamare tutti fuori per ben tre volte e ad invalidare tre mosse, sulla seconda della quale restano molti dubbi. Sarà il Magistrato delle Contrade a riservarsi il giudizio su un mossiere che per ben due volte quest'anno ha suscitato le critiche dei Contradaioli di tutte le Contrade. Nervi tesi anche per i fantini, che vengono richiamati all'ordine con insistenza da Guglielmi di Vulci.
Quando finalmente, dopo circa ottanta minuti, la mossa è valida non è rispettato l'ordine di chiamata ma l'allineamento c'è. Schizza fuori dai canapi la Civetta, seguita da Lupa e Leocorno. E' sempre la Civetta a girare prima a San Martino ed a mantenere la posizione fino al bandierino. Nel frattempo cadono Giovanni Atzeni detto Tittia da Giordhan al primo San Martino e Luca Minisini detto Dè farà lo stesso da Indira Bella al terzo.
Tentativo di rimonta da parte di Luigi Bruschelli detto Trecciolino su Ganosu per la Contrada dell'Istrice al secondo Casato. La Contrada dell'Onda, penalizzata alla mossa, non riesce a partire.
Per la Civetta è festa grande, con pianti di gioia e gli applausi a scena aperta di tutte le altre Contrade, per aver ottenuto sul Campo una grande vittoria tanto attesa da trent'anni.
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