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3 luglio 1983
LEOCORNO

DEDICATO A DOMENICO BECCAFUMI


L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine

* Fantino esordiente

Baiardo IV NICCHIO Ricciolino *
Panezio GIRAFFA Moretto
Bambola de Ploaghe PANTERA Musino
Cerva de Torralba SELVA Legno
Chicco de Ureco CHIOCCIOLA Bazzino
Canapino LUPA Tremoto
Balente de Su Sassu AQUILA Aceto
Benito III LEOCORNO Bastiano
Ascaro de Torralba BRUCO Il Pesse
Borela V ONDA Nuvola *

MOSSIERE: Ulrico Ricci






CAPITANO: Graziano Bari
PRIORE: Gian Mario Carpi
MANGINI: Paolo Grasso - Alfredo Mandarini
BARBARESCO: Luciano Chiti

La contrada non vinceva dal 17 agosto 1980
Il fantino non vinceva dal 2 luglio 1981




Favoriti della vigilia sono l'Aquila con Aceto e Balente, la Giraffa con Moretto e Panezio e il Bruco che affida Ascaro all'astro nascente Giuseppe Pes detto "Il Pesse". Nel Leocorno c'è il quotatissimo Benito, in pratica al suo esordio, visto che la sua presenza nel Palio d'agosto del 1982 vale solo per le statistiche. La sera del Palio accade di tutto, i cavalli di Nicchio e Onda sono nervosissimi, il Mossiere Ricci è incapace di gestire la situazione. Baiardo fa impazzire l'esordiente Ricciolino, addirittura passa più volte sotto il canape, l'altro debuttante Nuvola è alle prese con Borela V che non ne vuol sapere di entrare di rincorsa. Il canape viene abbassato per ben quattordici volte, cadono alla mossa prima Ricciolino, poi Il Pesse ed infine Bazzino. La tensione è altissima, molti chiocciolini invadono la pista e tentano di assaltare il verrocchio. Ormai il buio incombe, si decide di rinviare il Palio. Tra non poche polemiche si decide di mantenere lo stesso ordine di ingresso ai canapi, dopo qualche titubanza iniziale gli accordi della notte danno i frutti sperati. L'Onda entra seguendo immediatamente l'ingresso del Bruco e Nuvola si porta in testa, seguono Leocorno e Chiocciola, nettamente sorprese Aquila e Lupa. A San Martino l'Onda gira larghissima e il Leocorno passa al comando, poco più dietro incalza il Bruco, cadono Nicchio e Selva mentre la Pantera ostacola l'Aquila. Al Casato l'Onda curva di nuovo male e cade, il vantaggio di Benito si fa consistente ma dopo un giro Bastiano cade e il Bruco passa sospinto dagli incitamenti di tutta la piazza. Il Pesse gira primo all'ultimo San Martino ma Benito non molla e al Casato rinviene fortissimo dall'interno dando vita ad un recupero incredibile. Mentre alcuni brucaioli sono già in pista a festeggiare lo scosso del Leocorno vince in volata sul Bruco e rintuzza la furiosa rimonta della Giraffa. Alla gioia dei lecaioli si contrappone la disperazione dei brucaioli alle prese con l'ennesima beffa atroce.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)






















LE CADUTE DEI FANTINI











NUMERO UNICO








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