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16 agosto 1979
AQUILA


L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine

* Fantino esordiente

Torquato Tasso LUPA Gringo
Udienza CHIOCCIOLA Tremoto
Niagara ISTRICE Canapino II
Zalia de Ozieri DRAGO Grinta
Waterloo OCA Randa
Utrillo SELVA Bastiano
Quebel CIVETTA Ercolino
Uana de Lechereo TORRE Spillo
Urbino de Ozieri AQUILA Aceto
Urso TARTUCA Legno *

MOSSIERE: Carlo Palmieri






CAPITANO: Girolamo Brandolini d'Adda
PRIORE: Piero Papei
MANGINI: Francesco Cinotti - Fabio Marchetti - Renato Romei
BARBARESCO: Ameraldo Bianciardi

La contrada non vinceva dal 16 agosto 1973
Il fantino non vinceva dal 16 agosto 1977




Dopo due Palii persi con Rimini, uno con Panezio e una vittoria della rivale Pantera, arriva per l'Aquila la grande rivincita con Aceto e Urbino, alla sua quarta e ultima presenza sul tufo. Assenti Panezio e Rimini, l'altra favorita è la Civetta a cui tocca per la quarta volta Quebel che viene montato da Ercolino, quarto fantino diverso dopo Liscio, Marasma e Tremoto. L'Oca "presta" Aceto all'Aquila e arriva al Palio con Randa che non ha corso nemmeno una prova e sostituisce all'ultimo istante Liscio. Per il Mossiere, Carlo Palmieri, ancora una mossa gestita malissimo a conferma della sua inadeguatezza per un ruolo così delicato. Fra i canapi la confusione regna sovrana, l'attesa è estenuante. In una pausa, mentre Aceto si cambia i pantaloni, dando vita a un inedito spogliarello, il Mossiere viene aggredito dal barbaresco dell'Oca e dall'ex fantino Lazzaro Beligni, ora mangino di Fontebranda. La tensione è notevole, ancora una volta il buio incombe. Aceto, al nono posto, invita platealmente la rincorsa ad entrare, Legno ubbidisce e la Civetta schizza via alla grande. Ercolino e Quebel fanno sognare la Contrada del Castellare, a caccia del cappotto, ad inseguire ci sono Aquila e Torre con Aceto e Spillo che si nerbano. Quebel sembra poter aver la meglio su Urbino, Ercolino nerba Aceto, ma al secondo San Martino il grigio della Civetta s'infortuna senza cadere, dopo un po' si ferma e sarà abbattuto subito dopo la Carriera fra la disperazione dei civettini. Per l'Aquila è un gioco da ragazzi prendere il comando, il recupero di Bastiano e Utrillo è eccezionale, ma vale alla Selva solo il secondo posto. Per Aceto è il decimo successo, record di vittorie per un fantino dal dopoguerra.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)























LE CADUTE DEI FANTINI














NUMERO UNICO








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