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16 agosto 1934
OCA



CAPPOTTO REALIZZATO DA MELONCINO

L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine

* Fantino esordiente

Cleise DRAGO Ganascia
Lina TORRE Boccaccia
Lampo NICCHIO Pietrino
Rosetta ONDA Studente *
Placida TARTUCA Morino III
Melisenda PANTERA Sgonfio
Aquilino AQUILA Cittino
Masina BRUCO Smania
Wally OCA Meloncino
Tordina CHIOCCIOLA Porcino

MOSSIERE: Ezio Felici

CAPITANO: Antonio Ricci
GOVERNATORE: Bettino Marchetti

La contrada non vinceva dal 16 agosto 1931
Il fantino non vinceva dal 2 luglio 1934





Un'altra carriera storica il cui ricordo è ancora vivo. È l'ultimo atto del TONO, l'alleanza, formata da Tartuca, Oca, Nicchio ed Onda, che ha dettato legge nei primi anni trenta. Alla tratta non vengono presentati i campioni del momento, Folco e Ruello. Lina e la Tordina, toccate alla Torre ed alla Chiocciola, sono ormai vecchie e non danno più grosse garanzie. C'è quindi molta incertezza sugli esiti della carriera, nel TONO si decide di appoggiare l'Oca che ha avuto in sorte Wally, un barbero grigio alla sua quinta presenza. Nelle prove però emerge con prepotenza la forza dello sconosciuto Lampo, cavallo toccato al Nicchio. Nei Pispini, Pietrino, che ha sostituito Tripolino alla seconda prova, crede molto nelle potenzialità del suo cavallo e riferisce alla sua dirigenza che si può vincere tranquillamente il Palio. La dirigenza nicchiaiola però fa altre valutazioni, Pietrino capisce che senza l'appoggio della contrada non ha molto da guadagnare e si accorda subito con l'Oca. Nelle altre contrade i movimenti sono molto limitati, Ganascia passa dalla Tartuca al Drago che smonta prima Memmo e poi Ranco, il cavallo della Torre ha molti problemi fisici e corre solo tre prove. Dalla mossa escono primi Bruco, Chiocciola ed Oca, ma a San Martino, con grande velocità, Lampo prende la testa per il Nicchio. Il cavallo del Nicchio sembra nettamente superiore agli altri, come del resto si era intuito nelle prove, ma Pietrino lo trattiene vistosamente e fa passare l'Oca con Meloncino e Wally. Inizia il secondo giro con l'Oca in testa, ma verso San Martino è ancora il Nicchio a prendere la testa, mentre l'Aquila si fa luce in terza posizione. Pietrino si volta più volte a controllare la posizione dell'Oca ed al terzo Casato, quando ormai ha la vittoria in tasca, lascia un varco enorme in cui si infila Meloncino. Pietrino oltre a far passare l'Oca blocca con una cavallata anche l'impetuosa rimonta dell'Aquila. Meloncino vince il Palio per l'Oca e fa cappotto, impresa mai riuscita al padre Picino. Mentre l'Oca è in festa nei Pispini scoppia il finimondo, la dirigenza viene aspramente contestata, gli abiti di Pietrino, eclissatosi subito dopo la carriera, vengono distrutti ed appesi ai fili della luce. I nicchiaioli sono inferociti, in un'assemblea decidono di rompere l'alleanza con l'Oca, il TONO si sfalda e fra le due contrada inizia un'accesa rivalità, durata ufficialmente cinquant'anni.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)





















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