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L’ultima corsa di Brio è stata quella più drammatica e si è conclusa nel più tragico dei modi, contro uno di quei cipressi alti e schietti della piana di Bolgheri, tanto cari al Carducci.
Se ne è andato così, Andrea Mari, a soli 44 anni, in un assolato pomeriggio di maggio, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo paliesco e, più in generale, nella sua Siena.
Perché Andrea, per dirla come Antonello Venditti, prima ancora che un affermatissimo fantino, era un ragazzo come noi, un senese con la S maiuscola, innamorato del Palio e della sua città,
apprezzato per le sue capacità professionali, ma soprattutto per le sue doti umane. L’incidente che ha tolto la vita a Brio è, come detto, avvenuto, nel lungo rettilineo di Bolgheri, nel comune di Castagneto Carducci, attorno alle 15.30.
La Porsche cabriolet condotta dal fantino, stava probabilmente procedendo ad andatura sostenuta quando, per cause ancora al vaglio degli inquirenti, è sbandata,
finendo fuori dalla carreggiata e schizzando come un proiettile impazzito, addosso ad un primo cipresso, per poi terminare la sua corsa, non prima di avere divelto una cancellata, addosso ad un secondo cipresso.

I soccorsi sono stati immediati, ma per lo sfortunato Andrea Mari non c’era più nulla da fare e la morte è avvenuta sul colpo. In poche ore, la notizia, grazie ai social, ha fatto il giro di Siena, rimasta sbigottita per l’avvenimento
e di tutte le altre città di palio, e numerosi sono stati i messaggi di cordoglio giunti da Asti, da Legnano, da Ferrara, da Fucecchio e da tutte quelle piazze dove Andrea era, al di là del risultato finale, sempre stato protagonista.
In Piazza del Campo, Andrea aveva mosso i primi passi nel 1999. Quello del Montone, per la prima prova del Palio di luglio 2000, fu il suo primo giubbetto vestito.
Poi, l’anno successivo, nella carriera di agosto, il tanto sognato debutto, nella “sua” Tartuca, sul non eccezionale Razzo dei Nulvi. E fu proprio la contrada di Castelvecchio ad imporgli quel soprannome, Brio, che racchiudeva tutto il carattere e la personalità di Andrea che, da quel momento, e fino al 16 agosto 2019, disputerà 32 carriere, vincendone 6, la prima, forse la più bella per come arrivata, nel luglio 2006 su Choci nella Pantera, poi nell’agosto 2009 su Istriceddu nella Civetta, togliendo la cuffia alla contrada del Castellare,
nell’agosto 2011 su Fedora Saura nella Giraffa, nell’agosto 2014, ancora nella Civetta, su Occole’, nel luglio 2015 nella Torre su Morosita Prima, ed infine, nel luglio 2018 nel Drago su Rocco Nice.


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