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16 agosto 1970
SELVA

DEDICATO AL CENTENARIO DI ROMA CAPITALE


L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine

Vandala ISTRICE Capretto
Musella DRAGO Morino VI
Dahoman CIVETTA Giove
Mirabella OCA Aceto
Ira SELVA Baìno
Sambrina TORRE Canapetta
Livietta ONDA Ciancone
Samanta NICCHIO Bazza
Gabria LUPA Canapino II
Ferida BRUCO Tristezza

MOSSIERE: Sabatino Vanni






CAPITANO: Fabio Rugani
PRIORE: Ugo Periccioli
MANGINI: Osvaldo Bonelli - Roberto Marini
BARBARESCO: Vasco Bartoli

La contrada non vinceva dal 16 agosto 1967
Unico Palio vinto da questo fantino




La settima vittoria della Selva dal 1953 ha contorni drammatici per la morte di Sambrina e per gli scontri fra torraioli ed istriciaioli. Forse per la prima volta questi episodi varcano i confini senesi e rappresentano senza dubbio l'embrione degli attuali attacchi al Palio. La tratta è orfana dei soggetti più ambiti, grande favorita sembra essere la Torre con Canapetta su Sambrina. Nelle prove c'è molto movimento soprattutto nell'Onda, nel Nicchio e nell'Istrice. In Malborghetto Ciancone scalza all'ultimo momento Pel di Carota. L'Istrice sceglie Capretto cedendo Bazza al Nicchio, resta a piedi Rondone. Il Palio delle quattro verdi ha un prologo curioso, insieme alla comparsa della Selva sfila una capretta, fedele amica di Ira. La mossa è molto confusa, Lupa e Nicchio ostacolano nettamente il Bruco di rincorsa, scattano prime Torre, Oca ed Istrice. Le due rivali si nerbano, lo stesso accade più dietro fra Lupa e Drago, Capretto è lesto ad approfittarne e gira primo a San Martino. La Torre è seconda, mentre la Selva appare in grande recupero dopo un'infelice partenza, nelle retrovie cade la Lupa. Canapetta riesce ad affiancare Capretto davanti al Palco delle Comparse e fra i due inizia una lotta furiosa, il fantino dell'Istrice afferra Sambrina per le briglie, l'ostacolo prosegue fino al primo Casato dove entrambi i fantini rischiano di cadere e perdono terreno battendo nei palchi. Ne approfitta la Selva che passa in testa sfruttando una traiettoria strettissima che per poco non provoca la caduta di Baìno. La corsa della Selva prosegue in scioltezza, dietro ci sono Torre, Istrice ed Oca. Canapetta cade al secondo San Martino, anche Capretto rischia la stessa sorte ed è costretto quasi a fermarsi. Il Palio non ha più storia, Baìno ed Ira vanno a vincere a sorpresa mentre si consuma il dramma di Sambrina che muore in pista in un lago di sangue. Capretto paga subito le conseguenze del suo gravissimo gesto, prima arrivano le botte dei torraioli, poi la pesante squalifica di otto Palii che mette fine alla sua breve avventura paliesca. I violenti scontri fra Torre ed Istrice inaspriscono notevolmente i rapporti fra le due contrade che erano stati sempre ottimi.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)

La cavalla Ira con la capretta amica di sempre al seguito nel Palio del 16 agosto 1970

MASGALANI






















LE CADUTE DEI FANTINI








NUMERO UNICO








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