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2 luglio 1967
TARTUCA

DEDICATO ALL'ANNO INTERNAZIONALE DEL TURISMO


L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine

* Fantino esordiente

Fiamma LEOCORNO Morino VI
Jolly NICCHIO Lenticchia
Arianna CIVETTA Bazza
Topolone TARTUCA Canapino II
Sambrina ISTRICE Tristezza
Selvaggia AQUILA Rondone
Gabria BRUCO Baìno *
Bolero ONDA Bozzolo
Beatrice DRAGO Giove
Danubio della Crucca LUPA Canapetta

MOSSIERE: Vittorio Baini






CAPITANO: Gianni Ginanneschi
PRIORE: Ottaviano Neri
MANGINI: Giulio Francioni - Giovanni Mazzini
BARBARESCO: Ampelio Sacchi

La contrada non vinceva dal 2 luglio 1953
Il fantino non vinceva dal 2 luglio 1963




Dopo tre Palii di assenza torna Topolone che va a far felice la Tartuca. L’altra favorita è la Civetta con Arianna che ritrova per la quinta volta Bazza. Anche Beatrice e Danubio sono ambiti e fanno ben sperare Drago e Lupa. La mossa è abbastanza confusa e viene data buona dal debuttante Vittorio Baini nonostante alcune contrade siano fuori posto. Partono prime Aquila, Istrice e Bruco, in nettissimo ritardo le favorite Civetta e Tartuca. Canapino, rigirato alla mossa, vuole addirittura rinunciare alla carriera. Il rientrante Rondone spinge bene Selvaggia che gira prima a San Martino, dietro nell’ordine Bruco, Drago e Lupa. Alla curva del Casato il Bruco cade dopo essere entrato in prima posizione, con Baìno cadono anche Nicchio, Onda e Drago. Ad approfittarne è la Lupa con Canapetta su Danubio, seguita da Aquila, Civetta ed Istrice. Rondone non regge il ritmo e perde terreno, inizia un ultimo giro a dir poco rocambolesco con la Tartuca risalita fino alla quarta posizione. Il cavallo della Lupa è stremato, Bazza riesce a portare Arianna in testa, dietro c’è Sambrina per l’Istrice, ma a San Martino entrambi i cavalli rifiutano di curvare e vanno dritti verso il Chiasso Largo. La Lupa si ritrova ancora prima, ma è questione di un attimo, anche Danubio si ferma mandando Canapetta sul tufo, tra lo stupore generale passa al comando la Tartuca. Canapino, con lo zucchino calato sugli occhi, spinge Topolone verso la vittoria attesa in Castelvecchio per quattordici anni.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
MASGALANI






















LE CADUTE DEI FANTINI








NUMERO UNICO