Palio incertissimo sin dalla vigilia, favorite d’obbligo la Selva a caccia del cappotto,
il Leocorno ed il Nicchio.
La Lupa si ripresenta con l’accoppiata di luglio Ciancone-Gavottina, nel Montone c'è
l’esperta Archetta.
Nelle prove si fa male Canapetta che viene sostituito dall’esordiente Bozzolo, col
giubbetto del Drago si rivede il vecchio Ganascia che poi lascia il posto a Lazzaro.
Il Montone di rincorsa coglie un attimo di esitazione del Nicchio ed entra.
Partono primi Leocorno, Drago, Lupa e Chiocciola, Vittorino ha comunque molto spazio
a disposizione, riesce a fiancare bene Uberta ostacolando anche la Selva, temibile
rivale per la vittoria.
Al primo San Martino è in testa il Leocorno, con Mezzetto senza zucchino, il Nicchio
liberatosi dall’ostacolo del Montone e dalla pressione della Lupa si fa luce, la Selva è in
recupero.
Vittorino spinge con grande autorità Uberta e riesce a passare il Leocorno, la Selva cade
e la Lupa si inserisce al terzo posto.
Mentre il vantaggio del Nicchio si fa abissale al secondo San Martino cadono Onda e
Civetta, Mezzetto si impegna per rimontare, ma c’è poco da fare.
Al terzo Casato c’è l’ultimo disperato tentativo del Leocorno, ma Vittorino lo respinge
abilmente andando a vincere il suo quarto Palio, il secondo per la Contrada dei Pispini.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
|