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16 agosto 1919
SELVA



L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

B. di A.Mantovani PANTERA Rombois
B. di E.Brandani CHIOCCIOLA Nappa
Giacca BRUCO Cispa
M. di A.Merlotti OCA Moscone
B. di E.Furi NICCHIO Rancani
Stellina SELVA Moro III
B. di F.Becciolini VALDIMONTONE Pioviscola
Scodata TARTUCA Picino
S. di A.Mecacci DRAGO Fulmine
G. di M.Busisi TORRE Testina

Questa combinazione di 10 contrade si verificò pure il 2 luglio 1730 (cfr.)
MOSSIERE: Venturino Benvenuti

CAPITANO: Guido Bonci Casuccini
PRIORE: Giuseppe Bindi Sergardi
MANGINI: Giuseppe Guideri - Gino Lorenzetti - Averardo Bernini
BARBARESCO: Paride Montini

La contrada non vinceva dal 16 agosto 1904
Il fantino non vinceva dal 13 settembre 1910
Ultimo Palio vinto da Moro III




Questo Palio è ricordato ancora oggi per i suoi episodi molto violenti ed addirittura sanguinosi. La tratta pone in primo piano il Bruco, che presenta l'accoppiata vincitrice a luglio, Cispa e Giacca, ma soprattutto Selva e Tartuca, con Stellina e la Mozza, conosciuta anche come Scodata. La Selva, desiderosa di vincere, cerca subito Bubbolo, che ha corso in Vallepiatta a luglio, ma il fantino preferisce accasarsi nella Tartuca e da questa decisione nascono i primi attriti, aggravati da qualche screzio nato nel Palio precedente. In particolare i rapporti fra Bubbolo ed il barbaresco Galvani sono molto tesi, in virtù della misera mancia concessa dal fantino al selvaiolo. La Selva è in grande difficoltà nel trovare la monta, anche nelle altre contrade ci sono ripetuti cambi. Si arriva alla Provaccia con la Tartuca grande favorita, la Selva, dopo aver provato Chiccone e Nappa, si presenta con Randellone che arriva dalla Pantera. Randellone cerca subito il contatto ravvicinato con Bubbolo, si nota subito come il fantino della Selva cerchi di provocare il rivale. I barberi partono, la lotta fra Bubbolo e Randellone si fa cruenta, al terzo Casato i due scendono da cavallo ed iniziano ad azzuffarsi, in breve la rissa coinvolge anche selvaioli e tartuchini. Le decisioni delle autorità sono immediate e severissime, entrambi i fantini vengono squalificati, Selva e Tartuca sono senza monta a poche ore dal Palio. La Selva chiude subito con il Moro, rimasto a piedi dopo tre prove corse nel Nicchio, questa è la dimostrazione che la provocazione di Randellone a Bubbolo era voluta ed aveva il fine di togliere di mezzo il principale antagonista per la vittoria del Palio. La Tartuca si affida a Picino, lasciato a piedi dall'Oca, nonostante questi abbia corso a luglio nella Chiocciola, peraltro con lo stesso cavallo. Tutto sembra tornare alla normalità, ma Bubbolo è imbestialito, in compagnia di alcuni congiunti si reca nella Selva in cerca di Randellone che però è già sparito dalla circolazione. In breve la discussione si accende, nasce una violenta rissa, da una parte i selvaioli dall'altra il "clan" di Bubbolo, iniziano a spuntare bastoni e coltelli, nella colluttazione il fantino viene colpito da una coltellata. Bubbolo stramazza al suolo in un lago di sangue, la rissa si placa in un attimo, anche perché il Palio è alle porte. Mentre Bubbolo lotta con la morte in ospedale le contrade entrano fra i canapi. I problemi sono notevoli, non si riesce a trovare un allineamento decente, è necessario aprire tre buste. Il Drago parte primo, seguito dalla Selva, la Chiocciola ostacola la Tartuca a nerbate. A San Martino, il Moro porta Stellina al comando, l'azione del Drago si esaurisce, Picino si libera delle nerbate di Nappa e si lancia all'inseguimento della Selva. Le posizioni restano immutate per tutta la carriera, il continuo inseguimento di Picino è vano, la Selva vince il Palio. La festa in Vallepiatta è turbata dagli episodi della vigilia, col cencio nella Selva arrivano anche i carabinieri. Tutti i dirigenti selvaioli vengono portati in caserma per testimoniare, l'ex barbaresco Galvani viene arrestato, anche se non verrà mai fatta totale chiarezza sull'identità dell'esecutore materiale dell'accoltellamento. Bubbolo si riprende dopo qualche tempo e l'anno seguente torna a correre il Palio.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)