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16 agosto 1892
OCA



L'ordine NON è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

* Fantino esordiente

M. di A.Butini SELVA Truci
S. di R.Capperucci LEOCORNO Ansanello
Farfallina ISTRICE Bozzetto
G. di V.Ramalli NICCHIO Pirrino
B. di A.Butini OCA Tabarre
B. di R.Bruni BRUCO Sciò *
M. di A.Butini AQUILA Fiammifero
S. di C.Vallesi TORRE Il Moro
B. di E.Tanzini TARTUCA Tagatta
S. di A.Gracci CIVETTA Montieri

MOSSIERE: Leonildo Fabbrini






CAPITANO VITTORIOSO: Luigi Bichi Borghesi
GOVERNATORE VITTORIOSO: Carlo Alberto Cambi

La contrada non vinceva dal 17 agosto 1891
Il fantino non vinceva dal 17 agosto 1891




L'assegnazione dei cavalli alle Contrade ebbe secondo il consueto luogo la mattina del 13 agosto. I cavalli dati in nota furono 13. I migliori cavalli toccarono: all'Oca (quello che di Luglio aveva avuto il Nicchio); alla Tartuca, all'Unicorno e all'Istrice; discreti all'Aquila e al Bruco; mediocre al Nicchio; cattivi alla Civetta e alla Torre; pessimo alla Selva. La prima prova fu vinta dall'Oca, la 2ª dall'Aquila, la 3ª dalla Tartuca, la 4ª dal Bruco, la Prova Generale dall'Oca, la Provaccia dall'Aquila. Il palio fu vinto dall'Oca. Dalla mossa partivano prime e quindi insieme Oca e Tartuca, ma alla Fonte, l'Oca era già prima di tutto il cavallo; ma prima di giungere a S.Martino la Tartuca guadagnava considerevelmente terreno da far ritenere che avrebbe senza dubbio passata la competitrice, ed infatti questa subito dopo voltati trovavansi con la testa del cavallo avanti all'Oca, ma dopo molte reciproche nerbate l'Oca al termine della scesa di S.Martino riprendeva il primo posto, mantenendosi tale per tutto il resto della corsa, mentre la Tartuca perdeva terreno a vista d'occhio, venendo sorpassata da diverse altre Contrade. Ciò devesi attribuire all'impedimento del suo cavallo a correre per avere battuto alla 3ª prova in un palco al Casato. Al 2° giro a S.Martino il Bruco che trovavasi 2° si accostò alquanto all'Oca, ma al 3° giro a S.Martino il fantino cadde, ed il cavallo scosso fu passato dall'Unicorno. Alla vincita arrivarono nell'ordine seguente: 1ª Oca, 2° Unicorno, 3° cavallo scosso del Bruco, 4ª Aquila, 5ª Tartuca, 6ª Civetta, 7ª Torre, 8ª Selva. Mentre calava il canape il fantino dell'Istrice dato lo slancio al proprio cavallo cadde per avere urtato in quello del Nicchio il di cui fantino tenevagli il proprio dinanzi, per impedirgli a bella posta la partenza, avendo il suddetto ottenuto adeguato compenso. L'urto fu pure causa della caduta del cavallo e fantino del Nicchio. Il sorteggio dei posti al canape, fatto da diversi anni segretamente dal Sindaco, ebbe luogo questa volta, a proposta dei rappresentanti delle contrade nel palco dei Giudici appena che il corteggio delle Contrade ebbe terminato di sfilare davanti al palco stesso.


(Da "I quaderni del Griccioli" della Nobil Contrada dell'Aquila)