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2 luglio 1885
CHIOCCIOLA



L'ordine NON è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

* Fantino esordiente

B. di S.Sprugnoli LUPA Boggione
B. di N.Nardi PANTERA Sordo
M. di L.Vanni BRUCO Tabarre *
B. di G.Boscagli DRAGO Il Moro
G. di C.Bechi TORRE Cecco
Prete VALDIMONTONE Leggerino
M. di D.Venturini CHIOCCIOLA Bachicche
M. di A.Gracci GIRAFFA Truci
M. di G.Burroni NICCHIO Filusella
M. di A.Gracci OCA Masino

GIUDICE DELLA MOSSA: Giuseppe Valteroni






CAPITANO VITTORIOSO: Carlo Arditi Sciorelli
PRIORE VITTORIOSO: Edoardo Grottanelli de Santi

La contrada non vinceva dal 3 luglio 1882
Il fantino non vinceva dal 3 luglio 1882




I migliori cavalli toccarono: al Montone il morello dei F.lli Bruni di Vescovado; alla Lupa la baia chiamata Farfallina, già proprietà di Bellini Remigio ed ora di Santi Sprugnoli, vincitrice dei 3 palli dell'anno avanti; all'Oca il morello, balzano da 4, chiamato Lupetto, di Antonio Gracci. Di minore forza dei suddetti, ma discretamente buono toccò pure alla Chiocciola, la quale ebbe quello già del Carlini, più volte vincitore, ed ora di proprietà di David Vetturini; d'identica forza e velocità di quest'ultimo toccò pure alla Torre, la quale ebbe una grigia pomellata di Cesare Bichi per la prima volta messa in piazza; la Pantera ebbe un baio chiaro di Narciso Nardi con il quale la Torre fu terza l'Agosto avanti. Il Bruco, il Drago, la Giraffa ed il Nicchio ebbero i peggiori, e quello del Nicchio non volle mai entrare fra i canapi. Le prove furono vinte alcune dall'Oca ed alcune dal Montone; la Lupa non prese parte altro che al palio essendole caduta la cavalla mentre la faceva correre nel proprio rione, e fu dovuta curare e tenuta in riguardo per essere in grado di poter correre per il palio. Il palio riuscì molto contrastato. Calato il canape scappò prima la Torre che tale si mantenne fino circa alla voltata di S.Martino dove fu passata dalla Chiocciola e quindi dall'Oca e dopo reciproche nerbate fu passata dal Montone, essendo prevalsa la superioirtà del cavallo di quest'ultimo. L'Oca rimasta terza si presentò più volte per passare la Chiocciola, ma il famoso Bachicche facendo molto uso del nerbo con destrezza sempre la tenne indietro, ed in special modo alla voltata di S.Martino al 2° giro; allorchè con molta probabilità essa avrebbe superato ogni ostacolo, egli prontamente girò il proprio cavallo in prossimità dello steccionato in modo di fare urtare l'avversario contro i medesimi, quindi dopo alcune nerbate ottenne la caduta del fantino, questi però prontamente rimontò a cavallo, ma avendo perso molto tempo nonostante facesse ogni sforzo non potè più raggiungere la Chiocciola che aveva guadagnato molto terreno. Il Montone intanto mantenevasi sempre primo, ma pochi passi avanti la vincita fu raggiunto dalla Chiocciola che fatto un ottimo sforzo passò prima e vinse il palio. Dato questo, nacque molta indecisione sull'aggiudicazione del palio alla Contrada vincitrice, diverso ancora fu il grido inalzatosi dai diversi parteggianti delle Contrade, ma dopo il parere dei giudici e dei capitani fu all'unaminità vincitrice la Chiocciola. Evidentemente il fantino del Montone volle farsi raggiungere e passare dalla Chiocciola, questa fu l'opinione generale. Alla vincita arrivarono nell'ordine seguente: 1ª Chiocciola, 2° Montone, 3ª Lupa, 4ª Oca, 5ª Pantera, 6° Drago, 7ª Torre, 8° Nicchio, 9° Bruco, 10ª Giraffa. Questa fu la 13ª ed ultima vittoria riportata dal famoso Bachicche.

(Da "I quaderni del Griccioli" della Nobil Contrada dell'Aquila)