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16 agosto 1861
TARTUCA



L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

* Fantino esordiente
1 Non corse per il rifiuto del cavallo di entrare tra i canapi (cfr.). Vi correva Gano di Catera
² Non corse per la rottura delle briglie (cfr.). Vi correva Garzone

M. di A.Falasi CHIOCCIOLA Stoccolungo *
M. di P.Cianchelli TORRE Manciano
M. di C.Angelucci SELVA Gobbo Fenzi
B. di C.Bandini TARTUCA Bachicche
M. di G.Righi VALDIMONTONE Sansano *
M. di P.Mazzarrini GIRAFFA Mecarello
M. di O.Gigli DRAGO Figlio di Bonino
M. di S.Franci LUPA Partino Minore
(M. di G.Donati) LEOCORNO non corse 1
(M. di P.Lippi) OCA non corse ²

GIUDICI DELLA MOSSA: Alberto Alberti e G.Battista Sardelli

CAPITANO VITTORIOSO: Luigi Porciani
GOVERNATORI VITTORIOSI: L.Banchi-L.Porciani-B.Venturi

La contrada non vinceva dal 2 luglio 1843
Primo Palio vinto da questo fantino




Mossa mediocre e carriera garosa perchè vi furono molte nerbate, scappò prima la Tartuca e si mantenne sino alla vincita di Palio, seconda Giraffa, e terza Lupa, che non potè passare dalle nerbate che gli dava la Giraffa, ma farò osservare una cosa, avendo veduto alle Prove correre la Tartuca si diceva che non poteva vincere perchè era un terzo Cavallo, in quanto l'Unicorno e Lupa avevano i migliori Cavalli, ma si dice che per le forti somme sborsate ai Fantini, in generale e per il merito loro furono causa che vinse la Tartuca, il Leocorno come Cavallo superiore con un tira briglia in qua e là non potè accostarsi al Canape vedendosi costretto di scendere ed entrare entro i Colonnini col Cavallo in faccia al Palazzo d'Elci, l'Oca (benchè cavallaccio fosse) colla scusa di essergli strappata la briglia non andò al Canape sicchè Otto soli andarono alla Mossa; come dico scappò prima la Tartuca e si mantenne seguita dalla Torre, e Chiocciola si fermò alla prima girata che si supponeva dovesse chiappare la Tartuca, la toccò un poco ma la fece passare, e la suddetta rimase a correre, e fece due girate sole, e per quel tentativo fatto fare dai Chiocciolini, misero subito dopo il Palio in arresto il Fantino, altri tentativi furono fatti nel tempo della carriera ma tutto sforzato ma non sincero, si vede bene che era fatto tutto per fare vincere la Tartuca, però la vinse per i suoi gran quattrini; nel tempo della Carriera, e dopo finita fu seguitata da strepitose grida di scontento, e fischi, le Persone si affollarono al fantino vincitore ed al Cavallo per fare che non si sà, ma smontato da Cavallo corsero i Granatieri e lo misero nel mezzo, e così fu libero, ma i fischi, urli, non gli mancarono, nessuna Bandiera fu spiegata, neppure la propria, il popolo riunitosi in gran folla sotto il Palco dei Giudici, non volevano che consegnassero il drappellone, dopo una buona mezz'ora prese la risoluzione il Gonfaloniere di prenderlo, e portarlo in Comunità accompagnato colla Milizia, e così fece, ma il Popolo vi stiede sino alle dieci, o l'undici per vedere se lo consegnavano; oltre l'odio che l'aveva vinto, la presero con i Mossieri per non avere osservato i Regolamenti, che al Canape vi devono essere tutte e dieci Fantini, e per questa cosa, credevano che dovessero ricorrere il Palio, e per questo non fu levato nè Palchi e nè terra, aspettando alla mattina di poi, ma si adunarono i Mossieri insieme con i Capitani, ma i Capitani medesimi volevano che si ricorresse un altro Palio a spese dei Mossieri, colle medesime Contrade. Il Magistrato poi diede di bianco a tutto, e fu deciso, giustamente, che il Palio apparteneva alla Tartuca. La medesima il giorno dopo girò un poco, ma nel suo rione, e non per la Città sempre però con qualche inconveniente.
I Mossieri erano Luca Lunghetti e Carlo Costantini, ambedue Priori di Magistrato. Le Contrade che corsero questo Palio come aventi diritto furono: Torre, Chiocciola, Giraffa, Drago, Selva, Lupa. Quanto alla Tartuca, rimasta nell'urna nel decorso Agosto per aver rinunziato di partecipare al Palio, venne «rimborsata» unitamente alle 10 contrade che corsero nell'Agosto del 1860, di modo che furono estratte quattro contrade invece di tre. La sorte favorì: Oca, Montone; Leocorno, e Tartuca. Da quest'anno il Civico Magistrato con speciale delibera sospese il consueto Palio o Corsa alla Lunga coi cavalli scossi solito corrersi il 15 Agosto, dando la mossa in via Romana, presso la Chiesa di S. Maria degli Angeli. I cavalli percorrevano tutte le strade centrali e dovevano essere ripresi nella Piazza del Duomo. (A. Comucci «Palio dal 1656 al 1864» ms.).

(Da "Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914" a cura di Antonio Zazzeroni)





PREFETTURA - RAPPORTO SUL PALIO DEL 16 AGOSTO 1861

17 Agosto - (primo rapporto) - Ieri appena terminata la carriera...i fantini della Chiocciola, della Lupa e dell'Unicorno ebbero a toccare qualche cazzotto, ed il primo di essi fu sottratto al furore di qualche mascalzone fu accompagnato nel corpo di guardia, da dove non sortì che ad un'ora di notte col suo Capitano.

17 Agosto - (secondo rapporto) - ...la corsa (fu) vinta dalla Tartuca, contrada invisa perché si dice sostenuta dai Codini e dai preti, si elevarono subito dimostrazioni contrarie e pretesti per opporsi a che le fosse consegnata la Bandiera. Quel fantino, come altri, che a seconda dei desideri e dei concerti precedenti avrebbe dovuto fare ostacolo nella carriera, andarono esposti al risentimento dei fanatici.
...Frattanto il palio non veniva consegnato... e il Gonfaloniere portatolo nel Municipio, vi convocò i capitani per tentare di conciliare la faccenda, che non riuscì, e fu rimesso a questa mattina onde meglio riscontrare decisioni, ed ordini che si affacciavano per sostenere l'invalidità della corsa. Questi motivi, però, a parere delle persone di buon senso, eccettuati i fanatici ed i Chiocciolini, non possono esser tali...Comunque l'errore lo avranno commesso i Mossieri che ordinarono l'esecuzione della corsa con nove cavalli, mentre quello dell'Oca non si poté condurre al canape, inferocito come lo avevano, con le sostanze spiritose.

(Archivio di Stato di Siena - Prefettura 3077)