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2 luglio 1857
CHIOCCIOLA



L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

* Fantino esordiente

B. di A.Fioravanti SELVA Fiorentino
B. dei F.lli Merlotti BRUCO Figlio di Bonino
B. di N.Bianciardi PANTERA Gobbo Saragiolo
M. di S.Franci LUPA Partino Minore
B. di P.Bandini ONDA Spagnoletto
M. di A.Ciabattini TORRE Zurlino
M. dei F.lli Merlotti LEOCORNO Mascherino *
M. di R.Bardini TARTUCA Gano di Catera
M. di V.Piazzesi NICCHIO Niegne *
B. di G.Ciabattini CHIOCCIOLA Paolaccino

Questa combinazione di 10 contrade si verificò pure il 2 luglio 1839 (cfr.)
GIUDICI DELLA MOSSA: G.Battista Ottieri della Ciaja e Odoardo Lodoli

CAPITANO VITTORIOSO: Stanislao Bacci
PRIORE VITTORIOSO: Alessandro Rossi

La contrada non vinceva dal 2 luglio 1855
Il fantino non vinceva dal 2 luglio 1855




Mossa pessima, carriera straordinaria, perchè abbiamo veduto il Palio di un solo Cavallo. Data la mossa quale nessuno era al posto, e facevano come si suol dire la fila delle oche, scapparono prime Lupa, Nicchio, Leocorno, Tartuca, Chiocciola, Torre, Onda e Selva, e le altre due rimasero ferme quali erano Bruco che fu tenuto, e Pantera. Alla Tartuca le fu levato il nerbo dal Nicchio, ed essendosi sbrigata dalle altre dopo avere avuto parecchie nerbate entrò seconda ma al Casato alla prima girata fu chiappata dalla Lupa, e fu portata nell'interno della Piazza, e avanti che fossero riarrivate le contrade al Canape si fermarono per dare nuovamente la mossa, credendo che la prima non fosse stata buona, ma la Chiocciola proseguì a far tre girate, al termine delle quali fu tirato il mortaletto, segno di vincita, e giustamente pretese il Palio, perchè quando dai Giudici è stato calato il Canape la mossa è buona, sulle prime non volevano darlo, ma finalmente le fu dato, il Nicchio fece due girate, e poi si fermò, credendo ancor esso che dassero nuovamente la mossa. Dal I lib. ms. «Le Contrade di Siena» di Flaminio Rossi, pag. 451, (Bibl. Com.). «Vi è una fazione che ostinandosi a voler dare un colore politico alle contrade di Siena, mentre applaude il tricolore della contrada dell'Oca, mantiene, e ravviva una continua guerra a quella della Tartuca perchè alza i colori del giallo e del nero. In questo Palio del 2 di Luglio fu fatta una trama per rendere impossibile la vincita del Palio al cavallo della Tartuca, che era buon corridore, e nei giorni innanzi si erano diffuse delle ciarle da indurre nel sospetto che la cosa non dovesse alla fin dè conti finire pacificamente, tanto più che i rivoluzionarj avevano la testa riscaldata dalla recente sommossa mazziniana o socialista tentata a Genova Livorno e Roma nel R di Napoli, il 29 Giugno. Il prefetto della città frattanto aveva pensato a fornir bene la piazza di numerosa milizia la quale aveva presso il pubblico prestigio d'incuter rispetto dopo che si era portato benissimo schiacciando a suon di fucilate, i rivoluzionari di Livorno. All'ora deputata per il Palio mancarono i soliti mossieri e dovevono supplire il deputato alla festa Eduardo Grottanelli ed il Cavallerizzo Faticher. La mossa fu data, e si videro tosto i fantini tutti ostare la vittoria a quello della Tartuca che per eludere gli avversari aveva imbrigliato il cavallo con triplice briglie due delle quali erano di cartone che simulava la pelle; ciò nonostante fu afferrato subito dopo la mossa, quindi alla voltata di S. Martino, liberatosi due volte finalmente fu preso la terza volta dal fantino della Lupa e trascinato in Piazza con danno di un povero fanciullo che rimase mal concio, dall'urto del cavallo e questo seguì tra la bocca del Casato ed il luogo della mossa, ma in quel frattempo i Capitani violando le leggi erano scesi precipitosamente dal loro palco, ed avevano rialzato il canape per impedire al cavallo della Tartuca di passare innanzi caso che non fosse stato preso. Fermatisi tutti i fantìni sembrava finito il Palio quando quel della Chiocciola proseguì solo la corsa ed in mezzo agli evviva dì alcuni compiè le tre'girate, e così rimase vincitore del Palio che ottenne senza contrasto, e la contrada della Chiocciola ebbe l'onoranza di varie altre contrade. Dopo il Palio corse la voce che i fantini qual più qual meno fussero tutti stati comprati non essendo stato possibile ai faziosi di corrompere quello della Tartuca, e che il Fantino della Lupa ricevesse Fr. 45 in premio di aver preso quello della Tartuca. I Capitani delle contrade fatta eccezione di alcuni, per infrazione di legge furono sottoposti ad un giudizio, ed ebbero la condanna di qualche giorno di carcere, e fu decretato d'ora innanzi il palco addetto ad essi sarà non più alla mossa ma al Palazzo Comunale.

(Da "Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914" a cura di Antonio Zazzeroni)





PREFETTURA - RAPPORTO SUL PALIO DEL 2 LUGLIO 1857

30 giugno - Il fantino Mario Bernini detto Bachicche che, ieri mattina, provando un cavallo spettante al Signor Cecchi di Roma, andò ad investire colla testa nel muro della cantonata di San Martino e che la lesione riportata sembrava di qualche gravità; stamane si ha notizia che sta assai meglio e che non esiste nessun pericolo di vita. Alla prova d'ieri sera cadeva dal cavallo di Galgano Ciabattini, appartenente alla contrada del Nicchio, il fantino Valentino Sodi, suddito pontificio, riportandone una lesione nel capo a quanto vuolsi di natura semplice.
1 Luglio - Mal contegno contro il fantino della Tartuca (nove persone) fischiato in dileggio. Arrestati Agostino Carli e Giuseppe Viligiardi.
Palio - ...però per non avere proceduto con la dovuta regolarità (sulle mosse) poco soddisfece gli spettatori, la maggior parte dei quali rimasero malcontenti. Niente vi accadde meritevole di speciale menzione, se si eccettua l'associazione allo spedale del giovinetto Raffaello Pestelli, di cinque anni, che investito leggermente dal cavallo scosso della Lupa, ne riportava lesioni semplici.
7 Luglio 1857 - Vengono denunziati dalla Reale Gendarmeria: Giuseppe Ciurini, Francesco Giunti , Silvestro Chiapponi, Pasquale Guadarti, Giacomo Cinquini, Domenico Bagnacci, Luigi Rocchigiani e Francesco Grazzi facenti funzione di Capitani di contrada; Giuseppe Boni, Francesco Santini, Donato Partini fantini; Massimiliano Lotti e Gio.Batta Brancadori. Perché i primi otto sortirono dai loro posti prima che avesse termine la carriera del 2 stante; i fantini perché non eseguirono regolarmente le 3 girate; gli ultimi 2 perché con denari cercarono di formare dei partiti onde non vincesse la Tartuca, e tutto in contravvenzione al Regolamento.
8 Luglio 1857 - Perché senza avere chiesto ne' ottenuto il debito permesso, si permettevano ieri eseguire una specie di corsa alla lunga, montati a fantino, fuori di Porta Romana, la Gendarmeria denunzia Luigi Cecchi di Roma, Raffaello Budini, Santi Franci e Gaetano Merlotti. I fantini erano: Giuseppe Buoni, Giuseppe Paoli di Pitigliano, Gaetano Bastianelli e Landucci di Pitigliano.

(Archivio di Stato di Siena - Prefettura 3067 e 3068)