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17 agosto 1856
TORRE
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L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)
GIUDICI DELLA MOSSA: G.Battista Ottieri della Ciaja e Odoardo Lodoli
CAPITANO VITTORIOSO: Eustachio Calvani
PRIORE VITTORIOSO: Lorenzo Doveri
La contrada non vinceva dal 3 luglio 1853
Il fantino non vinceva dal 4 luglio 1847
Discreta mossa, e bella carriera, perchè sino all'ultima girata al Casato non si potea sapere chi avrebbe vinto, alla vincita rimase sul cavallo altro che la contrada vincitrice, le altre chi prima chi dopo caddero tutte, in questo Palio vi furono moltissime nerbate.
(Da "Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914" a cura di Antonio Zazzeroni)
PREFETTURA - RAPPORTO SUL PALIO DEL 17 AGOSTO 1856
Prova generale... con nove cavalli soltanto, perché quello appartenente
alla contrada della Selva era indisposto, come lo era pure quello del
Nicchio alle prove di stamani, i quali sebbene comparsi non hanno potuto
soddisfare all'obbligo di correre.
Palio - vinse la Torre, in forza delle accidentalità e dei trattenimenti cagionati
dai fantini che montavano altri cavalli di maggior capacità.
30 Agosto 1856 - Domenico Calusi, nella sua qualità di Cancelliere della Torre,
riferiva ieri che nella sera del 17 Agosto, mentre festeggiavasi la vittoria
riportata nel Campo, da incognita mano fu involato il drappellone del palio
vinto nel 1816, il quale trovavasi appeso alla vista pubblica con altri, nella
anti sacrestia della chiesa di detta contrada. Le indagini della Gendarmeria
porterebbero a credere che il detto drappellone fosse preso dal giovinastro
Giobatta Silei il quale, con altri due complici, lo avesse abbruciato per spregio
della contrada (della Torre) in Fontebranda.
(Archivio di Stato di Siena - Prefettura 3066)
18 Agosto (Palio) vinse la Torre in forza delle accidentalità e dei trattenimenti cagionati
dai fantini che montavano altri cavalli di maggior capacità.
(Archivio di Stato di Siena - Prefettura 3095)
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