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3 luglio 1825
TORRE



L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

B. di C.Paolini AQUILA Figlio di Caino
B. di G.Barbetti ONDA Caino
M. di G.Masoni SELVA Piaccina
M. di S.Felli TORRE Ciccina
G. di G.Batazzi GIRAFFA Pesce
B. di G.Batazzi OCA Brandino
G. di D.Bruttini VALDIMONTONE Cicciolesso
S. di G.Sorbelli ISTRICE Serafinaccio
B. di R.Piccioli CHIOCCIOLA Ghiozzo
B. di G.Bellini LUPA Vecchio

GIUDICI DELLA MOSSA: Luigi Gaetano Sani e Alfonso Pieri

CAPITANO VITTORIOSO: Giovanni Tognazzi

La contrada non vinceva dal 18 agosto 1822
Il fantino non vinceva dal 2 luglio 1821




La mossa al solito fu moltissimo tarda. Il Palio lo vinse la Torre, et il fantino si portò valorosamente difendendosi da tenute, e da infinità di nerbate, che ricevette specialmente dall'Oca e dall'Aquila. L'Istrice che per voler tenere e mandare la Selva in S.Martino cadde, e l'Oca pure cadde sudiciamente. Cadde pure il Valdimontone. Il fantino dell'Oca non si portò bene. Arrivò seconda l'Aquila, terza l'Oca, quarta la Lupa. Le altre non figurarono.

(Da "Memorie di Palio a cavallo tre secoli" a cura di Paolo Tertulliano Lombardi)