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17 agosto 1817
LUPA
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L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)
GIUDICI DELLA MOSSA: Antonio Palmieri e Adriano Pieri
CAPITANO VITTORIOSO: Alessandro Amidei
La contrada non vinceva dal 16 agosto 1809
Primo Palio vinto da questo fantino
Palio dell'Assunta del 1817
di domenica, 17 agosto
Il Palio alla tonda fu trasportato dal 16 al 17 perché il dì 16 cadendo in giorno di sabato il pro impresario del Teatro dei Rinnuovati fece istanza per il detto trasporto, a cui aderì il regio governo.
Vinse il Palio la Contrada della Lupa col fantino Filippo Rossi detto Vecchia.
La prima volta che i fantini si presentarono al canape, quello dell'Aquila detto Scricciolo pretese di accostarsi di carriera, motivo per cui capoficcò (cadde a capo all'ingiù) assieme col fantino della Torre detto Botto che lo seguitava parimenti di carriera.
Onde furono tutti rimandati indietro, ed accostatisi nuovamente al canape fu data una bellissima mossa dal signor cavalier Adriano Pieri, a segno che scapparono tutti assieme, e alla svoltata di S.Martino entrò primo il Bruco che fu seguitato dall'Onda, la quale alla terza girata fu passata dalla Lupa, che poi passò il Bruco. Il Palio fu bello, e molto contrastato, e vi seguirono molte nerbate.
È da notarsi che il fantino Vecchia in ventidue anni che corre in Piazza non avea vinto alcun Palio.
Le Comparse furono alla greca, inclusivamente gli alfieri ai quali non fu permesso vestire di bianco.
In tal giorno essendo in Siena un battaglione di truppa austriaca, la banda strumentale di esso eseguì diverse suonate nel mezzo della pubblica Piazza tra il Casino, e il palco dei Giudici.
Il fantino dell'Aquila detto Scricciolo essendo stato avvertito dal signor cavalier Antonio Palmieri altro deputato alle mosse a star buono, e venire al canape con la dovuta regolarità, il medesimo lo insultò con parole ingiuriose, e perciò ne fu fatto rapporto al signor Auditore del governo dal quale fu ordinato l'arresto del fantino, il quale stette in carcere per tre giorni a pane e acqua.
(Da "Memorie di Palio a cavallo tre secoli" a cura di Paolo Tertulliano Lombardi)
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