E' innegabile che il palio di questo giorno fu contrastatissimo, e la vittoria del Nicchio destò grande sorpresa.
Nonostante la surriportata descrizione che per la nota competenza e veridicità (più volte riscontrata) del cronista riteniamo la più corrispondente al vero, ho riportato quanto la Nobil Contrada del Nicchio pubblicò in un opuscolo da essa edito nel 1933; opuscolo abbellito nella descrizione dalla fantasia del compilatore.
"Palio del 2 Luglio 1775
Memorando quello che successe nel Palio di questo giorno.
Correva nel Nicchio un giovanetto quindicenne, tale Romeo, nuovo all'aspro cimento.
A lui ed a un cavallo dei peggiori i Nicchiaioli avevano affidato, senza alcuna speranza, la difesa dei loro colori.
Che fiducia poteva infatti ispirare quel tenero fanciullo che osava combattere con fantini rotti ormai ad ogni astuzia della Piazza? Eppure la vittoria arrise alla nostra contrada per merito di questo ragazzo!
Caduto il canape presero la testa il Montone e la Giraffa.
Mentre Montone e Giraffa pensano bene di scambiarsi sonorissime nerbate, ecco che si avvicina e passa la Selva.
A S.Martino succede l'imprevisto; la Selva cade, altri infilano la strada uscendo di pista, mentre Romeo, padroneggiando abilmente il suo cavallo che voleva forse seguire l'esempio degli altri, riesce a superare con somma perizia lo scoglio della terribile svoltata e a mantenere il primo posto dopo una lotta vivace con altre Contrade".
(Da "I quaderni del Griccioli" della Nobil Contrada dell'Aquila)
GLI ERRORI TRAMANDATI
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