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16 agosto 1704
LEOCORNO



Ricorsa di agosto indetta dal Valdimontone
L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

Marchesino OCA n.r.
B. Posta di Siena GIRAFFA n.r.
Il Matto TARTUCA n.r.
Macellarino CHIOCCIOLA n.r.
Bufalino BRUCO n.r.
Stellino SELVA n.r.
Turchetto PANTERA n.r.
Barbarino LUPA n.r.
Pollacco TORRE n.r.
Mascherino NICCHIO n.r.
Schiaretto ONDA n.r.
Postarino ISTRICE n.r.
Salta la Macchia LEOCORNO Marracchino

GIUDICI DELLA MOSSA: Angelo Nini e Paris Bulgarini

CAPITANO VITTORIOSO: Ottavio Baccioni

La contrada non vinceva dal 3 luglio 1667
Unico Palio vinto da questo fantino




Ottenuto da S.A. il dovuto permesso, la Contrada di Valdimontone stabilì di far ricorrere il palio, ed assegnò in premio un bacile d'argento del valore di 40 scudi, ed in questo era inciso un montone con le corna. Fu una corsa senza contrasto, e vinse il Leocorno correndovi il fantino soprannominato Marracchino. Il Valdimontone entrò in Piazza con una comparsa a cavallo di 30 persone, ben vestite e con cavalli ben bardati. Dalla sopra citata cronaca (Bibl.Com.di Siena A.VI.47), relativamente a questo palio abbiamo le seguenti notizie: "Il Leocorno non fece alcuna festa, meno che sonarono le campane con tanta poca grazia che cadde il campanile e si ruppero le campane, e i fratelli della Compagnia mandarono via dalla loro Chiesa i Lecaioli che facevano le adunanze nella Cappellina della Madonna, e per essere rimborsati della spesa del campanile e delle campane, li fecero l'arresto del Bacile, ove al Montone inciso li levarono le corna, e vi fecero incidere una croce con una cartelletta con lettere incise =Ecce Agnus Dei=. E l'anno 1785 per la soppressione delle Compagnie, il Baccile andò con gl'altri argenti al Patrimonio Ecclesiastico, e la Contrada del Leocorno dal 1705 al 1785 fece i suoi consigli nell'osteria dell'Angiolo in Piazza di S.Giovannino, ma in questo tempo stiede molti anni in più volte senza far comparse, né tampoco correre ai palii come le altre Contrade". La Lupa che si presentò alla corsa di questo palio, spirato il termine dell'ammissione, doveva essere esclusa, ma dietro istanza delle altre Contrade fu lasciata correre.

(Da "I quaderni del Griccioli" della Nobil Contrada dell'Aquila)









TRATTA E ISCRIZIONE DELLE CONTRADE