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2 luglio 1658
martedì
NICCHIO





- prima di iniziare la lettura, si consiglia di leggere l'introduzione -



L'Elenco Generale del Comune e altri manoscritti attribuiscono la vittoria all'Oca, ma la notizia è smentita da un resoconto della stessa Contrada: "doppo il primo cenno di tromba si partirono, e quantunque il nostro cavallo fusse il migliore mediante il fantino si mantenne sempre secondo, terminato il corso la nostra Contrada se ne tornò alla nostra Chiesa e rese le solite gratie..."1.
Merita porre in risalto che le comparse mossero dal Prato di Sant'Agostino e che i posti alla mossa furono assegnati mediante sorteggio, tanto che all'Oca toccò il sesto posto.
Comunque, non soltanto l'Oca, ma anche il Bruco è fra le Contrade indicate come vittoriose di questo Palio, come riporta un manoscritto conservato nell'Archivio della Contrada dell'Onda, che però più di una volta si è rivelato poco attendibile.
A detta del Comucci, il Capitano del Bruco era Girolamo Zoccoli, bastiere abitante negli Orbachi, che avrebbe utilizzato la somma vinta per portare a termine alcune migliorie all'oratorio edificato in onore di San Bernardino.
Ciò è inverosimile, in quanto i premi in denaro iniziarono ad essere elargiti con il Palio del 2 luglio 1698 vinto dalla Civetta: "con questo però che fatte le solite e consuete feste deva la detta Contrada restituirlo e in atto della restituzione gli sia dato scudi cinquanta moneta conforme l’obbligo delle Capitolazioni”2.
"Scudo" era un termine generico, in quanto la moneta corrente che serviva e servirà anche in futuro per stabilire il corrispettivo da offrire alla Contrada vittoriosa, era il “Tollero”,  storpiatura toscana del ben noto Tallero3.
Tornando al Palio preso in esame, anche il Nicchio, confortato dal proprio libro di delibere, se ne attribuisce la vittoria, forte di una frase annotata il 24 giugno 1685, che metteva a conoscenza dei suoi abitatori che "dovendosi fare spese per terminare la fabbrica [dell'Oratorio] vendendosi il palio del 2 luglio 1658 per scudi 56"4.
Come osservato dal Fiorini, la nota è un’aggiunta successiva e mostra una calligrafia diversa da quella del Camerlengo che compilò il verbale del 24 giugno 1685.
Gioca invece a favore del Nicchio la volontà che nel 1677 espressero i suoi contradaioli di volere far dono del Palio alla Compagnia di S.Stefano come pare avessero già fatto altre sei volte5: Una di queste poteva essere riferita al 2 luglio 1658.
Fra le partecipanti vi fu l'Onda che elesse come "Deputati sopra al Palio"6 i signori Stefano Patriarchi e Giovanbattista Tombelli.
Secondo quanto riporta il Griccioli (che riprende la notizia da un manoscritto anonimo7 che talvolta ha lasciato alcune perplessità), a partire da questo Palio, "i Signori Festaioli8 cominciarono l'uso di dare un premio a due delle migliori comparse: premio consistente in un pezzo d'argento, o in un drappo o in denari. In quest'anno furono date 20 piastre, e toccarono all'Onda"9.
Veniva così ripristinata l’antica tradizione in uso per le bufalate che, per dare maggior lustro alla manifestazione, incentivava con dei premi le Contrade che meglio si erano presentate in Piazza.
Alcuni anni dopo, nel 1690, il contemporaneo Girolamo Macchi nel suo diario, riferendosi alla Chiocciola annotava "che era stata 32 anni che non haveva vento Pagli"10, attribuendole di fatto la vittoria del 1658, anche se è più probabile che si riferisse al Palio del 1661.


NOTE:
[1] ACOc, Deliberazioni 1646-1666, libro B, c. 148
[2] ACS, Preunitario 105, Processi dei Palii di Piazza dal 1692 al 1749, anno 1698
[3] Il nome “tallero” (come pure dollaro) proviene dal tedesco “Thaler” e sessanta di queste monete venivano assegnate alla Contrada vincitrice.
[4] ACNi, Ricordi e Deliberazioni della Nobile Contrada del Nicchio 1682-1706, c. 15
[5] ASS, Patrimonio Resti 1724, Compagnia di S.Stefano, c.235
[6] ACOn, Libro secondo di deliberazioni 1604-1673, cc. 64v e 65
[7] BCS, A.VI.47, Relazione delle Rappresentanze, Spettacoli e Comparse fatte dalle Contrade ecc., anonimo, ms, p.95
[8] Adriano Nini, Guido Savini, Marc’Antonio Placidi
[9] ACAq, Silvio Griccioli, Palii descrizione dal 1581 al 29 giugno 1717, 1R, c. 29v 
[10] BCS, A.XI.22, Girolamo Macchi, Diario, ms, c. 86v 


ABBREVIAZIONI BIBLIOGRAFICHE












RIEPILOGO
VITTORIE
DAL 1633
AL 1691