¹ Palio straordinario.

Ivann Magnani arrivò a Siena nel 1949 quando aveva già 30 anni. Era un collega di Albano Nucciotti, detto “Ranco”, al Centro Raggruppamento Quadrupedi di Grosseto.
A lui si affida la Selva che è a digiuno da ben 30 anni e a cui viene assegnata la forte Salomè. La cavallina purtroppo non è in perfette condizioni e disputa solo 2 Prove; Ivann, “Il Terribile”, riuscì a partire in testa e condurrà fino alla caduta avvenuta al secondo San Martino. Riconfermato nella Selva, ad agosto ostacola alla mossa la Civetta che poi però andrà a vincere il Palio col Biondo sulla Popa. L’anno successivo, nel Palio Straordinario di maggio, corre per l’Aquila su Stellina: nonostante una partenza nelle retrovie, riuscirà a rimontare e ad insidiare il Nicchio nel corso del secondo giro, prima di cadere. Dopo una Carriera anonima a luglio, si ritrovò a sostituire Ranco nella Contrada della Lupa ad agosto; Il Terribile, sulla modesta Lola, andò a contrastare in maniera decisiva il Drago che con Boccaccia e Salomè aveva ambizioni di successo. I rapporti tra le due Contrade in quegli anni erano piuttosto tesi ma non sfociarono mai in una rivalità ufficiale.
A un 1951 incolore fece da contraltare un 1952 dove Il Terribile sarà il vero protagonista, nel bene e nel male. A luglio torna nella Lupa: la dirigenza di Vallerozzi si fa consigliare da Ranco, nel frattempo squalificato, che raccomanda l’amico Ivann per montare Niduzza, uno dei soggetti più ambiti del lotto. Partito nelle posizioni di testa assieme a Torre, Onda e Montone, Il Terribile riuscirà a prendere il comando al secondo San Martino approfittando del duello Torre-Onda e andrà a vincere per distacco. Ad agosto torna nella Contrada di Valdimontone dove aveva già trovato la monta l’anno precedente: questa volta però le ambizioni sono ben diverse, il cavallo Lirio ha già vinto 3 anni prima nella Chiocciola. In quel Palio vi sono però anche altre pretendenti alla vittoria, su tutte il Nicchio con l’amico Ranco e Archetta, e l’Oca con l’accoppiata Rompighiaccio-Niduzza. Già alla vigilia del Palio si percepiva che potesse succedere qualcosa, nicchiaioli e montonaioli si erano scontrati al Ponte di Romana; inoltre pare che Albano fosse molto risentito dalla recente promozione al lavoro ottenuta da Ivann. La Carriera fu a dir poco travagliata: Ganascia, che stava assistendo al Palio da semplice spettatore, venne fatto montare nella Chiocciola per sostituire Falchetto, a sua volta sostituto di Boccaccia nel Bruco, caduto al canape nelle fasi precedenti alla mossa. Questa decisione irregolare venne presa per evitare problemi di ordine pubblico. La mossa arrivò che era quasi buio: Il Terribile partì nelle posizioni di testa inseguendo Nicchio e Aquila. Il duello Nicchio- Montone si trasformò in una reciproca nerbatura fino al secondo Casato, quando Ranco cadde. Ma al terzo Casato l’Oca infilò il Montone e andò a vincere: per Ivann furono dolori, i nicchiaioli lo picchiarono non solo per aver fatto cadere il proprio fantino, ma anche per aver fatto vincere l’allora rivale Oca, seppur in maniera involontaria. Gli scontri successivi al Palio provocheranno nel Montone la decisione di rompere i rapporti col Nicchio, rendendo formale la rivalità.
Nel 1953 Il Terribile avrà l’occasione di correre il Palio per due volte su Gaudenzia, che già l’anno prima aveva mostrato ottimi segnali; Ivann la montò prima nella Selva, e poi nella Lupa: a luglio si trovò ad inseguire Nicchio, Oca e Onda prima della caduta al secondo Casato, mentre nel Palio dell’Assunta partì di rincorsa e riuscì a prendere il comando a San Martino, ma durerà poco. Mezz’etto, nella rivale Istrice, lo passerà dopo uno scambio di nerbate, spegnendo i sogni di gloria di Vallerozzi. Dopo il ‘53 saranno poche le occasioni in cui Il Terribile potrà giocarsi la vittoria. Nel luglio del ’54, con i colori del Valdimontone su Ravi, fu l’unico a provare ad inseguire Vittorino e Gaudenzia nell'Onda, ma il fantino amiatino non verrà mai affiancato dal Terribile. Ad agosto del ’55, pur senza i favori del pronostico, disputò una bella Carriera con l’Istrice su Trappola, battagliando con la Chiocciola nel vano tentativo di inseguire la Selva, prima di cadere al secondo Casato. Due anni dopo avrà l’occasione di rimontare la non più giovanissima Gaudenzia nel Leocorno; ma già al primo Casato la sua corsa era compromessa da un intruppamento, il Nicchio con Vittorino e Belfiore era già volato via. Nell’agosto del’59 corse il suo ultimo Palio per l’Istrice su Briosa.
Il Terribile disputerà in seguito due prove nell’Oca per il Palio del 2 luglio 1964 e due nell’Onda per quello del 16 agosto 1969. Un curioso aneddoto: Ivann fu chiamato a Siena con il compito di montare Urbino de Ozieri alla vigilia del Palio del 16 agosto 1978, alla veneranda età di 59 anni. Ma arrivato in città, la Contrada della Pantera aveva ingaggiato nel frattempo il giovane Cianchino, poi vincitore della Carriera. Ivann Magnani morirà a Grosseto il 20 marzo 2003.

Fabio Ceccolin

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