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- IL DIARIO SANESE DI ANTONIO FRANCESCO BANDINI -
“Notizie sulle Contrade e sul Palio (1785 – 1838)”
Trascrizione a cura di G. B. Barbarulli, Contrada della Tartuca, 2009




Luglio 1822
- CHIOCCIOLA -






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18 d. [giugno] S. A. I. e R. ha rescritto agli Ordini la memoria fatta dal Nob. Sig. Giuseppe Camajori di non volere depositare i trenta Talleri per la Corsa del Palio di quest’anno 1822.
Con le lettere di Domenica fù risoluto l’affare del Sig. Giuseppe Camajori, che fin dall’anno scorso fù nominato Sig. della Festa del 2 luglio di quest’anno. Egli ricevé le onoranze additte a questa carica, siccome la candela per il 2 febbraio [si riferisce alla Benedizione delle candele che si impartiva solennemente in Duomo con tutte le Autorità per la ricorrenza della Purificazione di Maria], e la Palmazione [si riferisce alla Benedizione della Domenica delle Palme]. La Comunità Civica per tempo l’avvisò che facesse il deposito nella Cassa per procedere alla Notificazione perché le Contrade possino fare la loro istanza per potere correre, ed’essere estratte per quelle che non corrono d’obbligo, in luogo del deposito fece un memoriale a S. A. I. e R. per essere esentato a fare d.o pagamento. Fù rescritto agli Ordini, onde deve pagare, e quattro testi vi sono a questo giorno, tutti agli Ordini. Veramente tali capi vaghi di Nobili vogliono gli onori, e non le gravezze. Ma questo Sig. Nob. Camajori è stato Priore delle Armi nella Comunità Civica, e ritirò Scudi trenta quattro, è Deputato del Monte, e ritira in due anni Scudi settantasette, onde in tutto ha ritirato, o sarà per ritirare Scudi cent’undici circa, e parte gli ha ritirati, sicché non gli può fare scomodo di pagare per il Palio Talleri trenta, che sono Scudi ventitre, e Lire quattro, non ostante ha d’avanzo Scudi ottantasette, e Lire tre, si vede per altro che tali soggetti hanno lo spirito d’avvilire la Città, ed’i cittadini.

19 giugno. Affisso della Comunità Civica relativo alla Corsa del 2 luglio prossimo.
L’Affisso della Comunità Civica del dì 17 fà sapere alli Capitani delle Contrade che viè tempo tutto il 20 a depositare le istanze delle med.e per la futura Corsa del 2 luglio, che non avendo adempito saranno scartate le med.e a forma della Notifica del dì 1791= che si procederà la d.a Comunità alla tratta delle med. per quelle che non corrono d’obbligo, con quel più in essa e tale Affisso è stato posto doppo la risoluzione del memoriale del Nob. Sig. Giuseppe Camajori come si disse.

21 giugno. Estrazione delle Contrade per la Corsa del 2 luglio. Sorte, e correre d’obbligo delle Contrade.
In questa mattina nella Comunità Civica sedente il Magistrato, alla presenza dei Capitani delle diciassette Contrade della Città, siè fatta l’estrazione di quelle che non corrono d’obbligo, e sono state estratte l’appresso Giraffa= Selva= Leocorno= e quelle che corrono d’obbligo sono =Tartuca =Chiocciola =Bruco Nicchio= Istrice= Oca= Civetta=

29 giugno. Tratta dei cavalli per la Corsa del 2 luglio.
In questo giorno si danno i cavalli per la Carriera del giorno del due luglio, sec.do il consueto alla Porta della Comunità Civica, che doppo fattone la scelta, si tirano a sorte i med.i.

2 luglio. I mossieri Cav. Adriano Pieri, e Nob. Alessandro Cerretani.
Doppo i Vespri solenni in d.a Collegiata [di Provenzano] viè la Carriera nella Piazza Grande con le dieci Contrade di già notate, che qui app.so noteremo gli accidenti seguiti in d.a Carriera. Carriera alla tonda. In p.mo luogo noteremo i cavalli, e sopranome dei fantini che in quest’oggi hanno corso
Tartuca – Il piccolo Chiarini
Chiocciola – Brandino
Bruco – Vecchio Bracali
Nicchio – Pesce
Istrice – Piaggina
Civetta – Gosto Piazzaiolo [è questo l’unico Palio corso da Agostino Tanzini]
Giraffa – Serafino Rossi
Selva – Belloccio
Leocorno – Brandino Secondo [si tratta di Giuseppe Brandani detto Ghiozzo]
[Nell’elenco manca l’Oca con Bonino.]
Il Palio per il giro dei cavalli alla tonda durò minuti uno, e 34½ minuti secondi. Alle ore 6¼ fù dato il segno colla bomba. Si apprestarono i fantini al canape, e di già cinque appettavano il med.o, ma gli altri facevano cagnara per avere varjato il posto, giuccamente i Giudici gli fecero ritornare indietro, e male fecero perché pochi s’accostarono al canape. Anedoti seguiti in essa. Essendo stata la mossa data tumultuosamente, scappò la Giraffa, l’Istrice in seguito e l’Oca che volea prendere la Chiocciola, gli fù data una spinta che scavalcò da cavallo e rimase ritto, rimontò in esso, e seguitò a correre, finalmente la Chiocciola con cavallo superiore atti [a tutti] gli altri, p.ma, ma la Tartuca all’ultima girata gli portò via lo steccone a S. Martino, e fù prima fino alla salita del Bomba, ed’il Brandino nel ripassare prese la briglia del cavallo della Tartuca e lo tirò indietro, e non fù possibile riarrivare la detta Chiocciola. Vinse la Chiocciola. La Civetta cadde alla p.ma girata, la Contrada dell’Istrice alla terza girata cadde verso la Fonte, onde restò vincitrice la Chiocciola, sec.da la Tartuca, terza l’Oca, e 4° il Bruco. SS.ri del Brio per il 2 luglio 1823. Doppo tale festa si portò la Contrada vincitrice a Provenzano sec.do il consueto, ed in d.o Tempio fù fatta l’estrazione dei SS.ri della Festa dell’anno 1823 per il d.o due di luglio – Marchese Filippo Patrizi – Senatore Cav. Gio. B.a Spannocchi, Cav. Fabio Gori Pannilini.

3 luglio. Palio in giro.
Il Palio sec.do il consueto è stato tutto il giorno in giro.

8 luglio. Colizione data dal Nob. Sig. Gio. Batta della Ciaja ai Componenti la Contrada della Chiocciola.
Ragguaglio della colizione che ieri diede il Nob. Sig. Gio. Batta della Ciaja ai Chiocciolini in contemplazione della vincita del Palio fatta il due del corr.e luglio come Protettore della med.a. Per mezzo di biglietto alla Sedia di d.a Contrada fece l’annunzio il d. Protettore per dare una colizione a dd. Chiocciolini la mattina del 7 luglio, alle ore otto in punto al suo Palazzo, e di fatti si portarono i Componenti la sud. Contrada all’ora d’invito, e furono divisi in Camera alta, e Camera bassa, la Camera alta vierano ad’assisterla in capo di tavola il [Protettore Gio. Batta della Ciaja, cancellato] fantino, a destra il Cappellano della Contrada, a sinistra il Nob. Sig. Luigi Dej, in seguito la Sedia della Contrada, e le persone più civili, frà i quali il Cancelliere, Camerlengo, ed’altri, nella Camera bassa viera tutta la canaglia [con il fantino, cancellato] e dieci alfieri vestiti, che servivano le due Camere, che erano separate, cioè la p.ma in una stanza, la sec.da in Sala corredata questa dalle bandiere di d. Contrada. Il trattamento fù nella Camera alta un avvio di salame, un piccione a testa, polpette, e trippa, formaggio, e frutta, con vino, la Camera bassa l’avvio pulpette, trippa, frutte, cacio, e vino. In cento trentatre persone, e viè chi dice arrivarono a 150, furono consumati boccali settanta di vino buono, oltre il detto sopra. Vi stava bene il Cappellano, ed’il Notaro Comunitativo per rogazione dell’atto seguito, e tutto finì. Molti sono stati formalizzati delle persone che concorsero nella Camera alta, oltre ai sudd. varj omini Capi di Bottega, e di Consiglio.