Nel luglio 1930 alla Pantera tocca in sorte una brenna (un baio di proprietà di Adamo Lunghi).
Dato che avevano vinto di recente, il 2 luglio 1926, la dirigenza decise di montare un fantino di modeste pretese: Primetto Cortigiani detto Ciambella. Ciambella corse tre prove ma non riusciva nemmeno a partire ed era così malvisto dai panterini che la Contrada decise di cambiare monta optando per Alfredo Iacopini detto Grattapassere.
Anche Grattapassere era inesperto, e fino ad allora aveva corso un solo, deludente, Palio eppure era ben accetto dai contradaioli.
Ciambella protestò molto per l'esclusione, e spinse la Contrada ad effettuare un sorteggio che stabilisse quale fantino dovesse correre il Palio.
L'incaricato del sorteggio, al fine di favorire Grattapassere, usò uno stratagemma e scrisse il suo nome su entrambi i biglietti per cui al canape per la Carriera andò Jacopini.
Pur partendo bene, durante la corsa la Pantera rimase sempre nelle retrovie eppure Grattapassere venne comunque celebrato e per l’occasione venne scritta la canzone “Pantera ultima non può mai essere con Grattapassere si va più in là” (poi Pantera ultima non può mai essere con Grattapassere si vincerà”).
Dal 1974 Grattapassere è il nome del giornale di Contrada della Pantera.