16 AGOSTO 1914
Le prove
La prova di Venerdì sera venne vinta
dalla Tartuca che precedette, dopo una lotta
accanita, la Giraffa e la Civetta. Quella di
Sabato mattina venne pure vinta dalla Tartuca.
Si ebbe a deplorare la caduta, senza
conseguenze, del fantino della Civetta al
secondo giro.
Alla prova generale che fu corsa la
sera, sia per la ricorrenza del Ferragosto,
sia per la tombola, assisteva un pubblico
numerosissimo, quale può essersi veduto
a qualche spettacolo di Palio.
Alle 18 incominciò l'estrazione della
tombola pubblica di beneficenza, alla quale
parteciparono numerosissime persone.
Il premio della cinquina, (lire 100 in
oro) fu vinto dal nostro concittadino sig.
Girolamo Mariani con la cartella N. 38
registro 48, col numero 76, decimo estratto.
La tombola, lire 400 in oro, allietò un
altro nostro concittadino, il sig. Valenti
Giovanni, a mezzo con un militare, i quali
vinsero con la cartella N. 94, registro 45,
col numero 52, cinquantasettesimo estratto.
Ebbe quindi luogo la prova generale.
Dopo una buona mossa, l'Eco prese la
testa seguito dalla Tartuca, dall'Oca, e
dall'Onda. Dopo una vivace lotta fra Leocorno
e Oca, la Tartuca montata dal bravo Aldo
Mantovani prese rapidamente la testa
mantenendosi prima fino all'arrivo ove giunse
seguita nell'ordine dall'Oca, dal Leocorno
e dall'Onda.
A corsa finita vi furono degli incidenti
tra ondaioli e il fantino della Tartuca il
quale aveva tenuto addietro durante la corsa
il loro cavallo. Volò qualche pugno e il
Mantovani presso il Casato si buscò una
legnata in una spalla, ma l'incidente fu
tosto sedato dalla forza e dagli intervenuti.
L'animazione di ieri
Siena presentava ieri, sotto i raggi
dorati d'una giornata bellissima, quel suo
di insolita festa ed animazione che la
caratterizza così spiccatamente nei giorni di
corse.
Il pubblico era giunto in gran copia
d'ogni parte fino dal giorno avanti. Per
tutto il mattino, treni, automobili e veicoli
d'ogni genere aumentarono il già numeroso
contingente di ospiti accrescendo ognora la
animazione. Ai principali Hotels scesero
cospicui personaggi.
Alle 10 fu corsa la provaccia che segnò
una vittoria della Civetta.
Verso le una, la massa di pubblico si
riversò nei "restaurant", nelle trattorie e nei
caffè che furono tutti continuamente affollatissimi
e fecero ottimi affari.
Il corteo
Non molto dopo, l'animazione in città
riprendeva vivissima, man mano che dall'alto
della torre del Mangia il campanone
storico annunciava, coi suoi rintocchi lenti
e solenni, l'avvicinarsi dello storico
spettacolo.
Una fiumana incalcolabile si aggirava
intenta a scegliersi i migliori posti di
osservazione. Verso le 18, il vasto anfiteatro
gremito d'una folla irrequieta, foltissima,
presentava quel suo lieto e caratteristico
aspetto che nessun'altra Piazza, sa offrire.
Si calcola che gli spettatori del cimento
d'ieri, sieno stati circa 20.000.
Poco dopo uno sparo annuncia l'entrata
del Corteo sulla pista sgombra e pulita
che spicca fra la nera moltitudine come
una grande fascia giallastra. Il pubblico
concentra la sua curiosità sui simboli delle
nostre contrade e, specialmente i forestieri
applaudono a lungo, calorosamente, le rappresentanze
d'ognuna.
Alle 19 il corteo, che s'è svolto
ordinatissimo fra la più grande ammirazione, è
terminato e la massa delle comparse si confonde
in una grande, irrequieta fantasmagoria
di colori nell'apposito palco.
La corsa
Un altro sparo e i dieci fantini escono
dal Palazzo del Podestà e s'avviano al
canapo.
La prima entrata fra i due canapi si
effettua nell'ordine seguente: Giraffa, Leocorno,
Istrice, Oca, Onda, Nicchio, Tartuca,
Lupa, Civetta, Aquila. Ma per una irregolarità
che si verifica, il bravo mossiere Sig.
Venturino Benvenuti che ha dato prova di
una vera competenza ed imparzialità, rimanda
indietro i cavalli e ordina la seconda
estrazione che dà il risultato seguente:
Civetta, Istrice, Aquila, Oca, Nicchio, Onda,
Tartuca, Lupa, Leocorno, Giraffa. Questa
volta la partenza, con una buona mossa, si
effettua senza incidenti, e i dieci cavalli si
lanciano nella pista formando un unico
gruppo.
Ma pochi metri dopo le prime posizioni
si delineano. La Lupa prende la testa
seguita dal Leocorno e dall'Oca.
Poco dopo la Tartuca, montata dal
fantino Mantovani passa in testa e acquista
un sensibile vantaggio. A S.Martino cade
il fantino della Giraffa che prosegue
scossa. Dietro si lotta tenacemente a suon di
nerbate fra Lupa, Leocorno e Oca. Al terzo
giro l'Onda con una bella ripresa conquista
la terza posizione, ma nessuno può più
minacciare la Tartuca che vince indisturbata
seguita nell'ordine dall'Onda, Lupa,
Giraffa, Leocorno.
Grandissimo è l'entusiasmo dei tartuchini
che subito fra grida d'entusiasmo,
spiegan le bandiere dirigendosi verso il
Palco della Giuria donde vien calato il
Palio. La festante fiumana si dirige allora
alla sede della contrada vincitrice.
Quivi fu subbito improvvisata una
simpatica festa alla quale parteciparono tutti
gli abitanti del rione. Numerosissime persone
si recarono a visitare i locali della
contrada che festeggia il suo 37.o palio.
Oggetto di particolari attenzioni per il
fantino vincitore Aldo Mantovani detto Bubbolo
non nuovo alle vittorie sulla pista.
La allegria regnò grandissima nel rione
fino a tarda ora. Oggi la rappresentanza
della contrada col cavallo e fantino, girano
per la città a rendere le consuete onoranze
ai protettori.
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