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- IL SONETTO DI BEPPE PALLINI -

Quanti palii!

Il Palio prima era quello di Siena,
l’aveva detto anche Mussolini*
ed ora ‘nvece l’Italia n’è piena,
tutti tradizionali, caro nini,

però tutti inventati e fanno scena
per richiamare turisti e quattrini,
c’è la sfilata storica e la cena,
con quest’andazzo va bene ai fantini.

Ma dico io, che bisogno c’è
di dagli spazio nei nostri giornali,
che ne parlano sempre, guasi che

si trattasse di fatti nazionali,
mentre secondo quel che pare a me
somigliano piuttosto a carnevali.

* Il podestà Fabio Bargagli Petrucci, nel corso di un’udienza accordata alle rappresentanze senesi il 5 Giugno 1935, presentò un memoriale al capo del governo, Benito Mussolini. Il Duce, che pure non aveva mai assistito alla storica festa, emanò poco dopo un’apposita ordinanza, con la quale si disponeva che l’appellativo di PALIO fosse riservato esclusivamente alla manifestazione senese delle diciassette Contrade, indicando anche le denominazioni spettanti alle feste e alle sagre cittadine che si tenevano altrove.(da “Storia del Palio per immagini” di Alberto Fiorini, 2017, pag 389).

Vedi anche sonetto n° 284

19 luglio 2023