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18 agosto 1889
DRAGO
PALIO CON CAVALLI SCOSSI

L'ordine NON è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

S. di C.Ciacci BRUCO
S. di C.Vallesi CHIOCCIOLA
Farfallina CIVETTA
B. di B.Marchetti DRAGO
B. di S.Franchi LEOCORNO
B. di G.Boscagli NICCHIO
Prete ONDA
S. di D.Tavanti PANTERA
G. di D.Tavanti SELVA
B. di B.Marchetti TORRE

GIUDICE DELLA MOSSA: Enrico Zonti






CAPITANO VITTORIOSO: Giulio Grisaldi del Taja
PRIORE VITTORIOSO: Patrizio Chiusarelli

La contrada non vinceva dal 16 agosto 1881




La società delle Feste in Siena, con il permesso del Municipio, fece eseguire in questo giorno un palio con i cavalli scossi in Piazza Vittorio Emanuele. Alla sera del 5 Agosto alla sede della Società suddetta furono dai rappresentanti le Contrade estratte le 10 che dovevano prendere posto al detto palio. Non essendo rappresantata da alcuno la Contrada della Chiocciola, e nella incertezza se intendesse o no aderire alla corsa, fu per precauzione estratta un'altra Contrada oltre il numero occorrente, la quale fu l'Aquila, da ammettersi supposto che la Chiocciola rifiutasse di prendervi parte; la Chiocciola invece aderì. Il regolamento per questa corsa fu identico a quello pubblicato nell'anno 1839, quando ebbe luogo la prima di simili corse. I premi assegnati furono: al padrone del cavallo vincitore £ 60; alla Contrada vincitrice £ 30 e drappellone; a ciascuna Contrada per supplire alle spese £ 20, ai padroni dei cavalli per la vettura £ 8. Al seguito d'analoga domanda fatta dal Presidente della Società delle Feste, Sig. Patrizio Chiusarelli, le Contrade dichiararono di renunziare all'indennità e sopportare del proprio tutte quante le spese. I cavalli furono assegnati la mattina del 18 Agosto alle ore 9. La scelta di essi fu fatta dai Deputati allo Spettacolo nominati dalla Società delle Feste e dai componenti il consiglio direttivo della Società suddetta. Dei 10 che presero parte al palio, il giorno 16 non furono accettati a causa di malattia quelli toccati in sorte al Montone, Drago e Tartuca, furono poi scartati come poco corritori quelli del'Oca e della Chiocciola. In conformità dell'art.8 del regolamento le 10 Contrade iniziarono ciascuna la propria rappresentanza composta del tamburino, 2 alfieri, il Duce, 4 paggi e il figurino o paggio maggiore. Dopo il giro nella pista di quelle rappresentanze o comparse, al turno del tamburino uscirono dalla corte del Podestà i 10 cavalli condotti a mano dai Barbareschi; i cavalli ciascuno con la spennacchiera della respettiva Contrada, con una fascia al corpo dei colori della Contrada medesima e larga 25 centimetri, con il numero toccatogli in sorte impresso nella spalla e muniti di non più di 4 perette per ciascuno, e condotti alla mossa furono ad uno ad uno introdotti fra i due canapi. La mossa data dal Direttore di Polizia Municipale Sig. Enrico Zonti, coadiuvato dall'Ispettore delle guardie municipali Sig. Giovanni Mazzucchelli riuscì soddisfacente. Primo a partire fu il cavallo della Torre il quale a metà della scesa di S.Martino trovandosi innanzi a tutti quando si fermò; passò allora primo quello dell'Onda, ma dopo breve tratto soffermatosi esso pure, rimase primo quello del Drago, che al 2° giro a S.Martino, avendo rallentato la corsa mancò poco non fosse passato dalla Civetta, la quale rimase 2ª inquantochè il Drago continuò a correre e così vinse il palio, 3ª fu la Chiocciola. I cavalli della Selva, Nicchio, Onda e Torre girarono per qualche tratto la pista in senso contrario, ma poi ripresero il corso regolare. Quello della Torre però poco mancò non fosse causa di serie disgrazie perchè vi fu un momento nel quale avvicinatosi allo stecconato che separa la pista dall'interno della Piazza minacciava saltarvi dentro; allo sbocco del Casato poi spiccò un lancio e saltata la barriera ivi eretta, percorse diverse strade della Città fino a giungere alla Porta S.Marco, dove alcuni si dettero di fargli paura, tornato indietro fu poco dopo chiappato nella via omonima.

Questa vittoria fu solennemente festeggiata dalla Contrada del Drago la domenica 1° Settembre. Il giorno ebbe luogo un banchetto alla Villa del Sig. Grazioli (posta fuori Porta Ovile) gentilmente posta dal proprietario a disposizione dei dragaioli. Alla sera ebbe luogo l'illuminazione della Piazza Pianigiani, via Malavolti e Via del Paradiso, mentre nella sala della Società di Camporegio, elegantemente addobbata per la circostanza, veniva servito un rinfresco ai protettori ad agli altri invitati.


(Da "I quaderni del Griccioli" della Nobil Contrada dell'Aquila)