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16 agosto 1761
CIVETTA



1° CAPPOTTO REALIZZATO DA QUESTA CONTRADA

Ricorsa di agosto indetta dalla Lupa
L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

B. di T.Palagi BRUCO n.r.
S. di M.Mancini PANTERA n.r.
S. di M.Mancini ONDA n.r.
S. dell'Oste delle Donzelle CIVETTA Bastiancino
G. di T.Palagi ISTRICE n.r.
G. di B.Maddali CHIOCCIOLA n.r.
M. di D.Bicchi OCA n.r.
S. di P.Nardi NICCHIO n.r.
B. di D.Bandini TORRE n.r.
M. di G.Ricci GIRAFFA n.r.

GIUDICI DELLA MOSSA: Lattanzio Nannini e Alessandro Nini

CAPITANO VITTORIOSO: Antonio Masotti

La contrada non vinceva dal 2 luglio 1761
Il fantino non vinceva dal 16 agosto 1759




Per motivi che non si conoscono la Contrada della Civetta rinunciò ad organizzare la Ricorsa di mezz’agosto del 1761.
Assunse allora l’iniziativa la Contrada della Lupa, per “ripicca” nei confronti della Civetta che a luglio l’aveva clamorosamente sconfitta.
Il 20 luglio la Contrada di Vallerozzi chiese al Granduca il permesso di organizzare la Ricorsa a proprie spese, offrendo un premio di 40 Tolleri.
Alle Contrade fu concesso il termine del 4 agosto 1761 per segnarsi alla carriera. Entro tale data aderirono all’invito della Lupa tredici di esse e la prima ad iscriversi fu proprio la Civetta con il capitano Antonio Masotti che l’aveva guidata al successo nell’ultima Carriera di Provenzano.
La mattina del successivo 5 agosto 1761 era in programma l’estrazione di tutte e dieci le Contrade da ammettere alla Ricorsa, secondo il regolamento emanato in occasione del Palio del 1745; all’operazione si presentò un certo Sig. Orazio Coppi, accompagnato dal nobile Orazio Piccolomini in rappresentanza del Terzo di Città, che chiese di iscrivere alla carriera la Contrada di Munistero. La sedicente Contrada in precedenza non aveva mai corso un Palio. Il popolo di Munistero anticamente aveva partecipato ad alcune feste di piazza del Campo come Contrada della Quercia o sotto l’insegna della Chiocciola, ma mai alle carriere coi cavalli. Sorprendentemente, in violazione del Bando di Violante Beatrice di Baviera del 1721, la Biccherna accettò l’istanza del Coppi e del Piccolomini, ma le proteste delle vere Contrade convinsero i Provveditori ad escludere Munistero dal sorteggio.
La mattina del 6 agosto dall’urna uscirono i nomi di Onda, Nicchio, Oca, Civetta, Chiocciola, Giraffa, Pantera, Bruco, Istrice, Torre.
L’8 agosto 1761 i rappresentanti la Contrada di Vallerozzi, Sigg. Francesco Felici e Raffaello Mazzi, si presentarono in Biccherna e fecero i nomi dei nobili protettori che dovevano essere nominati Giudici del Palio. L’incarico di Giudici Sopra le Mosse fu affidato ad Alessandro Nini e a Lattanzio Nannini; come Giudici sopra l’Arrivo furono registrati il cavalier Antonio Pieri, Ottavio Spennazzi e Antonio del Testa.
La Tratta dei Cavalli, e Luoghi vide tra le Contrade favorite la Civetta: sorteggiata per 4a, ebbe il Cavallo Tapicanato delle Donzelle di proprietà di Camillo Franci d’Ampugnano contadino del Sig. Bali Piccolomini, che fu affidato al bravo fantino Mattia Mancini detto Bastiancino.
Per il Palio la Lupa entrò in Piazza con una comparsa di 22 figuranti, vestite con giubba nera ornata di nastri gialli e corpetto bianco. Durante la sfilata fece distribuire una composizione poetica a stampa, ispirata alle sue origine romane ed alla Lupa coi Gemelli. Poi vi fu la corsa.
Data la mossa, si portarono alternativamente in testa diverse Contrade, ma su tutte emerse la Civetta che riportò la vittoria.

(Da "Civetta: Le origini della contrada e oltre quattro secoli di storia" a cura di Alberto Fiorini)