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2 luglio 1743
SELVA



L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

B. di G.Gori CIVETTA n.r.
M. della Posta di Buonconvento GIRAFFA n.r.
B. della Posta di Siena LUPA n.r.
B. della Posta di Monteroni CHIOCCIOLA n.r.
B. della Posta di Buonconvento PANTERA n.r.
M. dell'oste delle Donzelle SELVA Bechino
M. della Posta di Torrenieri TORRE n.r.
B. della Posta di Siena ONDA n.r.
B. dell'oste della Scala OCA n.r.
B. dell'oste del Sole DRAGO n.r.






CAPITANO VITTORIOSO: Giuseppe Rossi

La contrada non vinceva dal 2 luglio 1742
Primo Palio vinto da questo fantino




Di nuovo vinse la Selva correndoci il fantino Domenico Laschi detto Bechino.
Riuscì una mediocre corsa; alcuni fantini si chiapparono, e non finirono i tre giri.
In occasione di questo palio alcuni popolani salirono sopra una delle due statue rappresentanti la pubblica carità e collocata sul prospetto della Fonte Gaia, quella di sinistra, troncata dal peso e malmenata dai geli e dal tempo, cadde.
Uno dei popolani morì, due furono feriti e la statua andò in pezzi.
La statua insigne opera, come tutta la fonte, di Jacopo della Quercia, venne restaurata dallo scultore Giuseppe Mazzuoli e ricollocata a posto il 1° Maggio 1759; ed ora trovasi con la compagna e con gli avanzi delle sculture originarie nella loggia superiore del Palazzo Comunale.

(Da "I quaderni del Griccioli" della Nobil Contrada dell'Aquila)