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2 luglio 1706
VALDIMONTONE
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L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)
Ragazzino |
DRAGO |
n.r. |
Spagnolo |
CHIOCCIOLA |
n.r. |
Fattorino |
GIRAFFA |
n.r. |
n.r. 1 |
ISTRICE |
n.r. |
G. Posta di Buonconvento |
LUPA |
n.r. |
Pollacco |
TORRE |
n.r. |
Barbarino |
SELVA |
n.r. |
Postarino |
BRUCO |
n.r. |
Stornellino |
PANTERA |
n.r. |
Baietto |
LEOCORNO |
n.r. |
Leprino |
NICCHIO |
n.r. |
Mascherino |
TARTUCA |
n.r. |
Marchesino |
ONDA |
n.r. |
Bufalino |
OCA |
n.r. |
Capitanello |
VALDIMONTONE |
Pelliccino |
1 Macellarino, toccato in sorte all'Istrice, a seguito di un infortunio, fu sostituito da un cavallo non registrato.
GIUDICI DELLA MOSSA: Ansano Chigi e Muzio Piccolomini
CAPITANO VITTORIOSO: Angiolo Angelini
La contrada non vinceva dal 2 luglio 1705
Il fantino non vinceva dal 2 luglio 1703
Fu dato in premio un bacile d'argento, e si dubitò molto se questo palio si sarebbe corso o no, perché i Signori che erano stati nominati festaioli, cioè: Angelo Nini, Belisario Orlandini e Cosimo Petrucci, non volevano da prima accettare.
La corsa fu molto contrastata e con gran stupore di tutti vinse per la terza volta nel Luglio il Valdimontone.
La vittoria del Valdimontone si dové all'abilità del fantino, il quale oltre ad aver avuto contro tutti gli altri, per mezzo giro tenne indietro contemporaneamente Pantera e Drago.
Alla vincita arrivò 2° un gruppo compatto di 3 Contrade cioè: Onda, Oca e Nicchio.
Durante le prove all'Istrice si azzoppò il cavallo, e volle sostituirlo con un altro.
Più di 7 Contrade protestarono, e dopo lungo contrasto poté valersi di un altro cavallo per intervento di S.A. il Governatore che a piè della supplica così sentenziò:
"Concedasi per questa volta e con che non passi per esempio".
In segno di allegrezza per la vittoria riportata, la Domenica 22 Agosto, il Valdimontone fece fuochi d'artifizio assai belli nel Prato dei Servi, avendo fatta una torre assai alta con molte girandole, e sopra detta torre vi era un montone pieno di bombe e razzi matti.
Detta festa riscosse il plauso di tutta la Cittadinanza.
(Da "I quaderni del Griccioli" della Nobil Contrada dell'Aquila)
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