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9 settembre 1685
domenica
SELVA





- prima di iniziare la lettura, si consiglia di leggere l'introduzione -



Palio Straordinario, il primo a commemorare un evento storico, voluto da alcuni Principi Tedeschi per celebrare la vittoria sui Turchi che assediavano Vienna, alla quale avevano contribuito alcuni membri delle più importanti famiglie senesi, presenti nelle milizie Imperiali. Venne così notificato alle Contrade che se volevano prendere parte alla corsa, dovevano mettersi in nota entro il 4 settembre, poiché il giorno 6 sarebbero stati tratti a sorte i cavalli nel Prato di Camollia1.
La data di effettuazione del Palio è confermata anche dalla Compagnia di San Giovanni Battista sotto al Duomo2, tramite la quale veniamo a sapere che a vincere fu la Selva. Dello stato di conservazione di questo drappo di "3 altezze, cioè 2 di damasco rosso, e una di mezzo di lama bianca"3, viene fatta menzione in un carteggio della stessa Confraternita, che in data 30 aprile 1690 ne lamenta il deterioramento, dovuto "sempre più per essere più volte stato esposto et attachato per le feste alle muraglie e stare nel armario ripiegato in luogo angusto e patisca di humidità"4.
Riconosciuto dal Comune e confermato dalle memorie del Valdimontone, non sappiamo se a vincerlo fosse stato Pavolino o Granchio come indicato dal Bandiera e dal Gagliardi.
Dalla Compagnia di San Domenico in Campo Regio abbiamo poi ricavato che domenica 2 settembre "l'Adunanza dell'Abitatori del Drago"5 fece istanza affinché la Contrada fosse fra le partecipanti all'imminente giostra, adoperandosi di raccogliere i fondi necessari per potervi prendere parte. L'appello venne favorevolmente accolto e così la Contrada di Camporegio andò ad aggiungersi al Nicchio che il 2 settembre nominò quattro dei suoi abitatori perché "vadino accattare per la contrada e fermino il fantino e altro bisogno della corsa"6, all'Oca7 e all'Onda8 che "hebbe il premio per aver fatto meglio comparsa"9, consistente in “una bella guantiera d'Argento"10, messa in palio dai Signori Tedeschi e Principi di Liechtestein11.
Per l'occasione la Biccherna stabilì la regola che se anche il cavallo aggiudicato in sorte fosse stato fra i peggiori, la Contrada non poteva esimersi di fare la sua comparsa in Piazza12, facendo supporre che in passato dovevano esserci stati dei problemi dopo l’assegnazione.
In ogni caso, al Valdimontone era toccato in sorte il miglior cavallo tra le 13 partecipanti e ciò aveva contribuito ad animare gli animi dei contradaioli; senonché la notte antecedente al Palio accadde che "per invidia di qualche malevolo, è stato questa notte trapassato [al cavallo] la pianta d'un piede, con una lesina, in modo che è rimasto quasi stroppiato. Ciò non'ostante è stato il quarto nella Corsa"13. Chi avesse avuto interesse a ferire il cavallo non è dato saperlo, comunque due settimane più tardi la Contrada si rifece parzialmente, vincendo il Palio a Cetinale, che il 21 ottobre fu offerto alla "Chiesa di S.Gaetano della Contrada del Nicchio"14 allora "confederata" del Valdimontone.
Su questa donazione vi fu un ampio dibattito nell'adunanza che i nicchiaioli tennero il 23 maggio 1686, soprattutto per valutare l'atteggiamento tenuto dal Valdimontone che aveva mostrato una certa ritrosia a cedere il Palio al Nicchio, che comunque le aveva prestato il fantino (del quale però non è pervenuto il nome) e una non meglio quantificata somma di denaro15


NOTE:
[1] ASS, Biccherna 892, cc. 24, 24v e 25
[2] ASS, Patrimonio Resti 852, Compagnia di S.Giovanni Battista sotto il Duomo, cc. 264v e 265
[3] BCS, A.XI.22, Girolamo Macchi, Diario, ms, c. 80
[4] ASS, Patrimonio Resti 852, Compagnia di S.Giovanni Battista sotto il Duomo, c. 282v 
[5] ASS, Patrimonio Resti 703, Compagnia di S.Domenico in Campo Regio, c.254 e 254v
[6] ACNi, Ricordi e Deliberazioni della Nobile Contrada del Nicchio 1682-1706, c. 24
[7] ACOc, Deliberazioni 1667-1745, libro C, c. 71v
[8] ACOn, Deliberationi della Contrada de l'Onda 1674-1718, c.29
[9] ASS, Ospedale S.Maria della Scala 183, Ricordi e memorie 1453-1765, Tomo II, ms, c. 113
[10] ACVa, Registro A, 1685-1706 con pagine anche posteriori, c. 3
[11] La Biccherna specificava che la guantiera in questione era una fruttiera.
[12] AAS, Biccherna 892, c.24 e 24v
[13] ACVa, Registro A, 1685-1706 con pagine anche posteriori, c 4v
[14] ACVa, Registro A, 1685-1706 con pagine anche posteriori , c. 5v
[15] ACNi, Ricordi e Deliberazioni della Nobile Contrada del Nicchio 1682-1706, c. 26


ABBREVIAZIONI BIBLIOGRAFICHE












RIEPILOGO
VITTORIE
DAL 1633
AL 1691