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2 luglio 1684
domenica





- prima di iniziare la lettura, si consiglia di leggere l'introduzione -



Se prendessimo in considerazione il bando del 28 giugno della Biccherna con il quale “mandorno precettarsi i Camerlenghi de Terzi delle Masse che faccino mandar le bestie de loro Comuni a portar la rena in Piazza festa della Serenissima sempre Vergine di Provenzano"1, si potrerebbe pensare che la Festa si sarebbe dovuta svolgere il giorno della Visitazione di Maria.
Tesi indirettamente avvalorata da una successiva ingiunzione emessa il 1° luglio, nella quale si faceva riferimento al maldestro tentativo dell'Istrice di restituire il cavallo assegnatogli perché ritenuto non idoneo a ben figurare.
Era infatti accaduto che "doppo haver condotto il cavallo nella lor stalla, e fattolo correr per la Piazza, l'hanno rimandato e poi ripresolo e di nuovo rimandato al padrone essendosi dichiarati non voler correre, esponendo questa una grave mancanza e però intanto provvedersi in riguardo dell'altre Contrade e ordinarsi considerato mandarono precettarsi i Deputati di detta Contrada che faccino la lor comparsa in Piazza sotto pena dell'arbitrio loro e che fra tanto non si strapazzi il cavallo perché li sarà fatto pagare"2.
Fra le partecipanti, oltre alla Torre, all'Istrice e all'Oca3, vi sarebbe dovuta essere anche l'Onda, il cui Reverendo, Antonio Serravalli, che svolgeva la funzione di Provveditore in compagnia di messer Giuseppe Tolomei, il 10 luglio dapprima annotò di "non avere più denaro per pagare il fantino e il cavallo, che il denaro che [h]anno fatto l'abino speso per la corsa fatta il giorno della Visitatione di Maria Vergine"4 e poi proseguiva col supplicare che "si mandasse intorno la baccinella per far denaro" poiché quello che era stato racimolato non era sufficiente "stante l'urgenza data di fare due corse".
Si ipotizza pertanto che queste "due corse" fossero riferite a quella del tradizionale Palio e ad un’altra fatta con i somari, poco fuori dalle mura cittadine.
A sconvolgere i piani degli organizzatori deve essere stata la notizia dell’arrivo imminente e inaspettato del Principe, che fece modificare all’ultimo momento il calendario paliesco, facendo slittare la corsa di una settimana.
Il 2 luglio, dunque, non ci fu alcun Palio.







NOTE:
[1] ASS, Biccherna 891, 28 giugno 1684, c. 19v
[2] ASS, Biccherna 891, 1° luglio 1684, c. 20v
[3] ACOc, Deliberazioni 1667-1745, libro C, c. 65
[4] ACOn, Deliberationi della Contrada dell'Onda 1674-1718, c. 25v


ABBREVIAZIONI BIBLIOGRAFICHE









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