(Pipi) 0/1 Figlio di Luigi Burchielli e Caterina Martelli, nacque a Sinalunga (SI) intorno al 1830 Morto a Siena (Spedale) il 10 ottobre 1875 (vedi atto di morte)
![]() ![]() È probabilmente il fantino con il cognome più storpiato. Si trova infatti trascritto come: Burchielli, Burchiolli e Burghiolli ![]() ![]() ![]() Intorno al 1861 si sposò con Caterina Bartolozzi (che pare non sia stata parente del fantino Mangia) e tornò in Salicotto, nella casa della sposa, già vedova con due figli a carico. La sua professione era quella di cenciaiolo e non ebbe figli da questa unione. Morì il 10 ottobre 1875 allo Spedale di Siena nel letto numero 40, all'età presunta di 47 anni. ![]() Stato delle Anime di S.Martino, anno 1875 Un anno prima, dovette comparire in Tribunale insieme al figliastro Vincenzo Lupara per furto qualificato. Questo lo stralcio dell'interrogatorio: "Mio padre si chiama Luigi Burchielli, ma non so se è morto o vivo, perchè non ho saputo notizie da 3 anni a questa parte, per soprannome mi chiamano PIPI, sono nato a Sinalunga, ho 30 anni, moglie e due figliastri, giacché mia moglie era vedova, si chiamano Vincenzo e Vittorio Lupara (15 e 14 anni), il mio mestiere è il bifolco". Così veniva descritto: "Uomo di giusta statura, complessione sottile, con capelli neri, fronte bassa, ciglia ed occhi castagni, naso grosso, bocca larga, mento tondo, barba castagna, viso magro, carnagione olivastra, con piccoli baffi e ciuffo sotto il labbro inferiore, campanelle alle orecchie di metallo giallo, vestito con sciarpa al collo di maglia a righe bianche e scure, paltò di tessuto a piccole righe bianchicce, scarponi di vacchetta del suo colore e berretto di panno turchino con tesa nera". All'epoca dei fatti, l'unico suo precedente penale era per una trasgressione al regolamento Polizia, punita con 5 Lire di multa. ![]() ![]() |