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ESTRATTO   DEL   REGOLAMENTO   DEL   PALIO   DI   LUCCA
Archivio di Stato di Lucca - Deputazione sopra la musica di S.Croce n.2


LE DIFFERENZE PIU' EVIDENTI CON QUELLO DI SIENA

  • n.2 - che la corsa debba essere con i fantini, che non siano minori di anni sedici
  • n.3 - che non saranno ammessi a correr cavalli con orpelli, specchi. campanelli, sonagli, ò altra cosa, che possa metter spavento, ò impedire il corso degli altri cavalli
  • n.5 - non potranno, ne dovranno i fantini prevalersi di altro stimolo, che quello degli speroni, escluso ogni altro tormento à rispettivi cavalli, e specialmente di perette, orpelli, pungiglioni, nerbi e resta ancora ordinato che le redini delle briglie non possino oltrepassare la misura di due terzi di braccio sopra la croce del cavallo, per ovviare che anco con questo stimolo siano cacciati i propri cavalli
  • n.7 - che il fantino a cavallo sia quello che debba conseguire il premio, e non il cavallo scosso
  • n.8 - che la corsa debba essere di quattro giri compiti, dipoi data la mossa e tanto nel darsi la medesima, che il termine della corsa verrà annunziato da improvviso suono di tromba
  • n.11 - che i fantini non possano in alcun modo molestarsi l'un l'altro con pugni, colpi di mano o gamba per gettarsi da cavallo, e trattener gli altri cavalli con prender loro la briglia, dichiarando, che seguendo mai un tal disordine non debba conseguire premio nessuno, quello che con tali tentativi giungesse il primo meglio, ma sarà in tali casi consegnato il Palio al secondo, ed il colpevole cadrà nell'arbitrario castigo de Signori Giudici Deputati



FANTINI DEL PALIO DI SIENA CHE CORSERO A LUCCA

Batticulo - Biggeri - Ciccina - Ciocio - Dorino - Gigi Bestia - Giuseppetto - Grillo - Piaccina (vinse 3 volte)

Oltre a costoro, corsero pure dei fantini originari di Siena, dei quali non abbiamo mai trovato notizia nelle cronache paliesche:
Angelo Maccianti (nato a Farnetella il 26 luglio 1739, ma residente a Siena dove si sposò nel 1773 { cfr. }, Carlo Tattini, Carlo Ponzaruoli, Sebastiano Geri, Gaetano Bonciandi (Bianciardi?), Sebastiano Bazzani e Costantino Ciaramelli di Asciano.