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- REGOLAMENTO PER L'ASSEGNAZIONE DEL MASGALANO -
approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n° 126 del 26 aprile 1994 e modificato con deliberazioni del Consiglio Comunale n° 220 del 28 settembre 1999 e n° 147 del 6 maggio 2004



ART. 1

1. Al fine di mantenere la disciplina e accrescere il prestigio del Corteo Storico del Palio, è stata ripristinata dal 1950, per iniziativa del Comitato Amici del Palio, l'antica tradizione di un premio, denominato “Masgalano”, da assegnarsi a quella Contrada che abbia presentato la migliore Comparsa. Al fine di tale valutazione si terrà conto sia dell'aspetto estetico, sia del comportamento, sia dell'abilità dei figuranti.

ART. 2

1. Il Masgalano consiste, di regola, in un bacile d'argento del peso minimo di circa mille grammi o, in casi eccezionali, in altra opera d'arte, al tal fine ritenuta idonea dall'Amministrazione Comunale, con raffigurazioni e allegorie riferentisi alla Città, al Palio o a particolari avvenimenti cittadini.
2. Nel Masgalano dovranno obbligatoriamente figurare gli stemmi del Comune, del Magistrato delle Contrade e del Comitato Amici del Palio.
3. Il Masgalano, secondo l'uso antico, dovrà essere presentato prima che abbia inizio la competizione per aggiudicarlo.

ART. 3

1. Il Masgalano viene messo in palio dall'Amministrazione Comunale. Può essere offerto da Enti Pubblici, Associazioni Senesi o altri la cui veste o funzione sia particolarmente legata alla storia della Città. Dall'offerta deve essere sempre esclusa ogni forma di pubblicità e di propaganda.

ART. 4

1. All'assegnazione del Masgalano provvede una Commissione, che resterà in carica per tutti i Palii dell'anno, presieduta dal Sindaco o da un suo rappresentante e nominata dalla Giunta Comunale almeno trenta giorni prima del primo Palio dell'anno, visto l'elenco, non vincolante, fornito congiuntamente dal Magistrato delle Contrade e dal Comitato Amici del Palio entro i quarantacinque giorni precedenti il primo Palio dell'anno e formato da trentaquattro nominativi, due per ciascuna Contrada.
2. Le Contrade devono proporre per il ruolo di Commissario persone che siano stati Alfieri o Tamburini di Piazza; nel caso in cui il Sindaco ritenga di non nominare alcuno dei due nomi proposti per ogni Contrada dal Magistrato delle Contrade e dal Comitato Amici del Palio, nominerà comunque un componente fra gli appartenenti a tale Contrada.
3. Tale Commissione è costituita da diciassette membri effettivi appartenenti ciascuno ad ogni Contrada.
4. Qualora la Contrada comunichi, entro le ore 10 del giorno previsto per l'effettuazione del Palio, che il membro nominato non potrà partecipare per motivi gravi ed eccezionali, subentrerà nella Commissione, per quel Palio, l'altro appartenente alla stessa Contrada che non sia stato nominato dal Sindaco.
5. Qualora nessuna comunicazione pervenga entro tale orario, sarà nominato membro della Commissione, per quel Palio, il primo dei quattro Commissari, avente lo stesso ruolo del membro uscente (ex alfiere o ex tamburino), estratti a sorte alternativamente, anno per anno, il giorno di insediamento della Commissione fra i non nominati dal Sindaco e così di seguito.

ART. 5

1. Tutti i componenti della Commissione, nonché i non nominati dal Sindaco - questi ultimi solo per eventuale supplenza - dovranno riunirsi prima di ogni Palio per procedere alla formazione di tre sottocommissioni composte rispettivamente di 7, 7 e 3 Commissari, i quali prenderanno visione del presente Regolamento e dell'estratto storico dei verbali degli anni precedenti.
Le sottocommissioni, in specifico, saranno così composte:
- prima sottocommissione - 4 ex tamburini e 3 ex alfieri (o viceversa)
- seconda sottocommissione - 3 ex tamburini e 4 ex alfieri (o viceversa)
- terza sottocommissione - 1 ex tamburino e 2 ex alfieri (o viceversa)
2. I componenti delle sottocommissioni saranno estratti a sorte per ogni Palio fra i diciassette membri della Commissione, nel giorno della Tratta di ogni Palio.
Dovranno effettuarsi sorteggi diversificati, tali da permettere l'abbinamento, in ogni postazione giudicante, di un Commissario ex alfiere e uno ex tamburino.
3. Le varie postazioni nella Piazza all'interno di ciascuna sottocommissione, saranno assegnate con immediato successivo sorteggio.

ART. 6

1. Sei componenti della prima sottocommissione, divisi in tre gruppi di due elementi ciascuno, si disporranno al Verrocchio, alla Fonte ed alla curva di S. Martino.
2. Il settimo componente di detta sottocommissione munito di 17 Schede (Scheda “B”), disposto al Casato dovrà giudicare in negativo, le alzate di saluto degli Alfieri e l'ingresso della Comparsa.
In occasione della sbandierata delle Contrade che non corrono al suddetto Commissario si affiancherà il Commissario della seconda sottocommissione proveniente dalla stazione giudicante del Verrocchio, che si scambierà con il corrispondente Commissario del Casato (v. Schema All. 1 e 2).
3. I tre gruppi citati al comma 1, valendosi di 10 Schede (Scheda “A”) a loro disposizione, esprimeranno un giudizio collegiale unico sulla “Sbandierata di Piazza” effettuata dagli Alfieri e dal Tamburino di ogni Contrada partecipante alla corsa, annotando anche gli eventuali errori in cui gli stessi fossero incorsi.
4. Ai fini della valutazione definitiva, relativamente all'abilità degli Alfieri e dei Tamburini delle dieci Contrade partecipanti alla corsa, varrà la media dei due migliori punteggi ottenuti (detratti eventuali punti di penalizzazione previsti nella Scheda “A”) nelle tre sbandierate: Mossa, Fonte e S. Martino.
5. Ogni penalizzazione specifica attinente al comportamento dell'intera Comparsa spetterà esclusivamente ai componenti della seconda sottocommissione.
6. I sette componenti della seconda sottocommissione saranno distribuiti, con il sorteggio di cui all'art. 5, nell'ordine: alla bocca del Casato, in posizione intermedia tra la stessa e il Verrocchio, al Verrocchio, alla Fonte Gaia, in posizione intermedia tra il Vicolo dei Borsellai ed il Vicolo dei Pollaioli, alla curva di S. Martino ed alla cappella di Piazza.
A quest'ultimo componente spetta anche il compito di giudicare in negativo la sbandierata alla Cappella delle diciassette Contrade.
7. Ogni componente della seconda sottocommissione, avvalendosi di 17 Schede (Scheda “B”) a sua disposizione, prenderà nota di ogni mancanza riscontrata sia nel comportamento sia nella disciplina della Comparsa.
8. Gli stessi Commissari esprimeranno, unitamente ad un componente della prima sottocommissione (a spostarsi, tra i due che hanno espresso il giudizio sulle Contrade che corrono, saranno gli ex alfieri o gli ex tamburini, in modo da permettere l'abbinamento di cui all'art. 5 co. 2) un giudizio collegiale unico avvalendosi di 1 Scheda (Scheda “A”) sulla sbandierata di Piazza effettuata dagli Alfieri e dal Tamburino di ogni Contrada non partecipante alla Corsa (v. Schema all. 2).
9. Ai tre Commissari della seconda sottocommissione che si troveranno insediati presso la bocca del Casato, alla curva di S. Martino ed alla Cappella spetterà il compito di attribuire anche eventuali penalizzazioni all'Alfiere ed al Tamburino di ogni Contrada durante l'effettuazione della sbandierata di saluto finale. Ai tre predetti si affiancheranno, per la valutazione della collegialità e dell'osservanza dei tempi stabiliti dal Maestro di Campo, i tre Commissari della seconda sottocommissione insediati rispettivamente tra la Bocca del Casato ed il Verrocchio, al Verrocchio ed alla Fonte, tali da permettere l'abbinamento di cui all'art. 5 co. 2.
10. Le postazioni, i movimenti e l'attribuzione delle Schede ai singoli Commissari risultano dagli schemi allegati 1,2,3,4.
11. Tutti i Commissari dovranno obbligatoriamente indicare il figurante che ha commesso l'infrazione.

ART. 7

1. I componenti della terza sottocommissione, insediati alla Mossa, nei pressi del Verrocchio, giudicheranno i figuranti delle diciassette Contrade sulla rispondenza dei costumi alle schede e fotografie fornite da ogni Contrada ed approvate dal Comune, sullo stato di conservazione degli stessi e sulla immagine di insieme ed armonia della Comparsa. A tal fine disporranno di 17 Schede (Scheda “C”).
2. Per la misurazione delle bandiere i Commissari si avvarranno dell'ausilio dei primi due dei quattro Commissari estratti a sorte (un ex alfiere e un ex tamburino), di cui al co. 5 dell'art. 4, salvaguardando il principio della rotazione degli stessi nei Palii dell'anno. I risultati delle misurazioni, che saranno effettuate nel Casato alla presenza dell'Alfiere, dovranno essere opportunamente firmati e allegati alla scheda dei Commissari anzidetti.
3. Eventuali modifiche del disegno delle bandiere o qualunque altra variazione rispetto ai modelli depositati che si rendessero necessarie, dovranno essere notificate al Comune nel termine perentorio di 5 (cinque) giorni prima di ciascun Palio.

ART. 8

1. In sede consuntiva la Contrada sarà penalizzata collegialmente dall'intera Commissione Giudicatrice (a maggioranza della stessa) per ogni comportamento della Comparsa che sia ritenuto lesivo della dignità della “Passeggiata Storica”.

ART. 9

1. Per raggiungere un'omogeneità di giudizio i Commissari terranno conto che:
a) Per sbandierata semplice (da effettuarsi alla Cappella) si intende quella che racchiude, nello spirito della tradizione, i movimenti ed i passaggi fondamentali:
- Presentazione della bandiera
- Velata
- Passaggio di vita
- Ancalena
- Rosa
- Cartoccio
- Alzata
- Ripresa.
b) La “Sbandierata di Piazza” mantiene come base i movimenti e i passaggi della sbandierata semplice, inserendovi tutti gli altri giochi e figure che, suggeriti dall'estro e dalla fantasia, rimangano nella tradizione rispettando i criteri di marzialità, compostezza, sincronismo, armonia e decoro. Non sono in ogni caso consentiti a ciascun Alfiere giochi con due bandiere.
In particolare il Tamburino ha il compito di cadenzare con il “passo della Diana” la passeggiata storica della propria Comparsa; durante l'effettuazione della sbandierata suggerisce, sottolinea ed evidenzia, in armonia con gli Alfieri, i giochi, i fioretti, i passaggi e le figure eseguite. Non è in ogni caso consentita l'effettuazione del tata-mama.
Si definisce tata-mama quello specifico esercizio al quale ricorre il tamburino in fase di addestramento e che permette di ottenere una perfetta esecuzione del rullo con entrambe le mazze, per cui partendo da un momento di assoluto silenzio del tamburo, la velocità e l'intensità delle battute alternate devono essere aumentate progressivamente fino al raggiungimento della punta massima del rullo, per poi ritornare alla situazione di partenza con una operazione inversa.

ART. 10

1. Al termine del Corteo Storico le singole schede, debitamente compilate e firmate, verranno inserite dai Commissari in una busta che, sigillata e firmata nel lembo di chiusura, sarà ritirata da un incaricato e immediatamente depositata presso la Segreteria della Commissione.
2. In caso di inosservanza di tale termine, il Commissario inadempiente decadrà immediatamente dall'incarico (pur rimanendo valido l'operato sino allora svolto dallo stesso) e non potrà più far parte della Commissione Giudicatrice.
3. Il Presidente della Commissione provvederà a conservare le buste contenenti le schede fino al momento dello scrutinio.

ART. 11

1. Il Presidente convocherà la Commissione per lo scrutinio non oltre dieci giorni dalla corsa dell'ultimo Palio dell'anno.
2. A tale riunione potranno partecipare, con diritto di parola ma senza diritto di voto, il Rettore (o Pro-Rettore) del Magistrato delle Contrade ed il Presidente (o il Vice-Presidente) del Comitato Amici del Palio; potrà anche essere convocato, a giudizio del Presidente, il Maestro di Campo.
3. Le riunioni della Commissione avranno luogo in una sala del Palazzo Pubblico e dovranno essere verbalizzate a cura di un incaricato dell'Amministrazione Comunale.
4. Nella riunione di scrutinio, prima che questo inizi, devono essere discussi anonimamente eventuali casi non previsti dal presente regolamento e, in relazione a tali casi, puntualizzati i criteri di valutazione da applicarsi concretamente in sede di spoglio delle schede, tenendo in ogni caso conto delle decisioni assunte dalle precedenti Commissioni.
5. Le decisioni dovranno essere ratificate dalla Giunta Comunale, al cui insindacabile giudizio è demandata la soluzione di ogni dubbio o controversia.
6. L'Amministrazione Comunale provvederà inoltre a comunicare ad ogni singola Contrada le infrazioni rilevate a carico della sua Comparsa, nonché le relative penalizzazioni applicate.

ART. 12

1. Entro trenta giorni dalla fine dei lavori di ciascuna Commissione annuale, il Presidente, coadiuvato da due Commissari effettivi che saranno sorteggiati dovrà redigere e consegnare un “ESTRATTO STORICO”, ove siano riportate tutte quelle decisioni prese dalla Commissione appena sciolta, che, a loro giudizio, sia utile evidenziare, in quanto inerenti problemi non previsti dal presente Regolamento, dalla sua Appendice e dalle allegate Schede.
2. Tale Estratto sarà rimesso al Comune (che lo conserverà), al Magistrato delle Contrade e al Comitato Amici del Palio ed a tutti i Commissari (effettivi e supplenti).

ART. 13

1. Il Masgalano verrà assegnato alla Contrada che, nei Palii ordinari e straordinari di un anno, abbia complessivamente ottenuto il maggior numero di punti.
2. In occasione di Palii straordinari potrà essere offerto un Masgalano speciale (secondo le modalità di cui all'art. 2), per la cui aggiudicazione resterà in carica la Commissione eletta per l'anno in corso.

ART. 14

1. Nell'eventualità che, al termine dello scrutinio, due o più Contrade vengano a trovarsi a parità di punti, l'assegnazione sarà fatta alla Contrada la cui somma dei punteggi, riportati nei tre anni precedenti, risulti essere la più alta. In caso di ulteriore parità si procederà al sorteggio. In tali casi, all'altra o alle altre, l'Amministrazione Comunale consegnerà un attestato.

ART. 15

1. La consegna del Masgalano alla Contrada vincitrice sarà fatta in forma solenne, nel Campo entro l'ultima domenica di Settembre.
2. La Contrada premiata invierà l'intera Comparsa.
3. I trombetti di Palazzo saluteranno con gli squilli delle chiarine l'inizio della manifestazione, la consegna del Masgalano e la conclusione della cerimonia.

ART. 16

1. Il presente Regolamento entrerà in vigore dopo l'approvazione da parte del Consiglio Comunale.
2. Ogni modifica rientra nelle competenze del Consiglio Comunale, uditi il Magistrato delle Contrade e il Comitato Amici del Palio.

APPENDICE

Giudizio sull'abilità degli Alfieri.
L'attribuzione di un punteggio entro le fasce previste nella Scheda “A” deve tenere conto della costruzione, delle difficoltà, della bellezza dei giochi e delle figure proposte dai due Alfieri e quindi della loro realizzazione. Eventuali punti di penalizzazione saranno detratti a parte.
a) Verrà penalizzata la sbandierata che non sia effettuata in posizione tradizionale alla Mossa, alla Fonte ed a S. Martino:
- Mossa
Tamburino nella pista in mezzo al Palco dei Giudici con le spalle rivolte al palco stesso;
- Fonte Gaia
Tamburino nella Pista a metà del Casin dei Nobili, con le spalle rivolte a tale palazzo;
- S. Martino
Tamburino nella pista in mezzo al Palco dei Priori con le spalle rivolte al palco stesso.
Gli Alfieri dovranno normalmente disporsi ai lati del Tamburino.
b) La misura standard delle bandiere deve essere di m. 1,60 con una tolleranza massima di cm. 2 in eccesso o in difetto; le bandiere saranno misurate nella stoffa.
c) Gli Alfieri devono effettuare passaggi tradizionali della sbandierata in perfetta sincronia e contemporaneità (in tempo non superiore a 2' e 30” con una tolleranza di 15” e cioè fino a 2' e 45” in caso di forte vento).
d) Gli Alfieri ed il Tamburino non verranno giudicati solo durante la sbandierata e la stamburata, ma anche nello sfilamento, durante il quale gli Alfieri dovranno, di norma, in perfetta sincronia, effettuare l' ”otto”; sarà tollerata l'occasionale esecuzione dei tradizionali “fioretti”, purché non rechino intralcio al normale incedere del Corteo. Il tamburino dovrà mantenere costante la propria distanza dal resto della Comparsa.
e) Dopo ogni gioco che necessiti di spostamenti rispetto alla posizione iniziale, gli Alfieri dovranno riportarsi nella posizione tradizionale rispetto al Tamburino. Nel caso che lo spostamento sia di poco conto, questo dovrà essere effettuato dal tamburino stesso.
f) Nel “salto del fiocco” la bandiera deve essere tenuta parallela al terreno e saltata nel mezzo. Durante questo gioco la mano non impegnata dovrà essere tenuta rigorosamente al fianco.
g) In alcune figure della sbandierata semplice il piede sinistro, o il destro per i mancini, dovrebbe essere più avanti. Poiché in tempi passati alcuni passaggi venivano effettuati a piedi uniti, la cosa viene lasciata alla libera interpretazione degli Alfieri (secondo la scuola ricevuta) senza alcuna penalizzazione.
h) Possono essere proposti dagli Alfieri nuovi giochi o figure purché rimangano nella tradizione, rispettando i criteri di marzialità, compostezza, sincronismo, armonia e decoro.
i) Il Tamburino e l'Alfiere che effettuano la sbandierata finale devono conservare i Costumi di Piazza; detta sbandierata deve essere semplice e, in particolare, l'alzata delle bandiere dovrà avvenire contemporaneamente seguendo l'ordine impartito dal Maestro di Campo.
j) Rientra nel giudizio globale sull'abilità degli Alfieri il fatto che nei giochi o passaggi bassi la bandiera non deve spazzare la Piazza e durante i salti la stessa non deve essere calpestata.
k) Per una corretta esecuzione della sbandierata si richiede che la mano non impegnata nel gioco di bandiera debba essere tenuta rigorosamente al fianco.
l) Si considera caduta di bandiera ogni qualvolta che la stessa, oltre ovviamente a cadere per terra, viene ripresa per la stoffa. Tutti gli altri casi (compreso anche quando il piombo tocca momentaneamente terra) sono considerati ripresa difettosa.
m) In caso di notevole disagio la bandiera può essere districata con le mani (mantenendo però compostezza e decoro).
n) Il saluto degli Alfieri, al termine della sbandierata, si effettua alzando teso il braccio con il quale è stata ripresa la bandiera, presentandola quindi alle Autorità, mantenendo l'altra mano sul fianco. Il saluto d'ingresso che viene effettuato alla Bocca del Casato da parte degli Alfieri sarà rivolto verso la Piazza.
o) Dopo l'alzata o lo scambio finale la bandiera deve essere ripresa con la mano opposta a quella usata per la sbandierata.
Giudizio sull'abilità del Tamburino L'attribuzione di un punteggio entro le fasce previste dalla Scheda “A” deve tenere conto dell'abilità del Tamburino, del suono (accordatura) e dell'armonia del ritmo del tamburo con i giochi e le figure proposte dagli Alfieri. Eventuali punti di penalizzazione saranno detratti a parte.
a) Il Tamburino non deve interrompere il rullo durante l'alzata della bandiera, sia al Casato che nelle altre sbandierate.
b) Non sono consentiti vistosi cerotti sulle mani e piombatura esterna delle mazze.
c) Sarà tollerata nel tamburo la presenza aggiuntiva di 2 cordini metallici, nonché l'applicazione del nastro adesivo trasparente per farli aderire alla pelle.
E' da intendere che un “cordino metallico” predisposto al di sotto del tamburo costituisce, a vista, due passaggi ed il concetto di “aggiuntivo” vuol dire che i due cordini metallici sono aggiuntivi al cordino di budello.

VARIE

a) Il Duce deve effettuare il saluto sollevando la spada da terra.
b) I figuranti che entrano in Piazza in ritardo verranno penalizzati singolarmente, mentre i gruppi “Fantino/Palafreniere”, e “Barbero/Barberesco” e i “Rappresentanti del Popolo” verranno penalizzati complessivamente come un singolo figurante.