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- PROCESSI E FATTI CURIOSI CHE RIGUARDANO I FANTINI -

Gli schiaffi di Barege



Fu forse per gelosia, che la mattina del 4 agosto 1832, il 19enne Vincenzo Cardelli, nato e domiciliato ai Bagni di S.Giuliano, in provincia di Pisa, ma dimorante a Siena, dette due schiaffi a una giovane ragazza, della quale traspare che ne fosse innamorato.

Margherita Spulcioni detta la Panterina "questa mattina essendo a comprare la carne e andando alla volta di mia casa, mi sia presentato Vincenzo che era fantino lo scorso Paglio nella Contrada della Chiocciola e domandatogli perchè mi voleva dare, come mi era stato detto, il medesimo subito mi ha dato due schiaffi.
La perorante desidera potere passeggiare e non compromettere i di lei parenti che ritrovandosi in affari simili ne nascerebbero dell'inconvenienti".

Per questi motivi Barege venne "condannato in sei ore di sequestro nel Palazzo Pretorio" e alle spese processuali.
Il fatto di per se marginale, riveste invece importanza per determinare che a correre per la Chiocciola nel luglio 1832 fu lui e non Livornese come affermavano alcuni cronisti.
Infatti, il Comucci e il Sergardi a dispetto dell'Anonimo, probabilmente ingannati dal suo nome di battesimo e dalla sua terra di origine, lo facevano accostare a Vincenzo Parigi, detto Livornese, che però corse nel 1814.





Archivio di Stato di Siena - Governo di Siena 816 - n.4006