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- PROCESSI E FATTI CURIOSI CHE RIGUARDANO I FANTINI -

Piccoli furti ad opera di Giuseppe Chiarini detto Gobbo e di Giuseppe Lippi detto Mangiagatte






Giuseppe Chiarini (che in seguito verrà soprannominato Gobbo) e Giuseppe Lippi, già conosciuto come Mangiagatte, insieme ad altri coetanei, si resero protagonisti di piccoli furti e per questo processati.
All'epoca dei fatti, intorno al 1790, erano adolescenti e forse per questo venne richiesto alla Curia Arcivescovile di Siena, copia del loro battesimo, a comprovare la loro minore età.
Gli imputati erano in tutto otto e erano accusati di ben cinque furtarelli.
Il primo addebito era riferito a un "furto eseguito sul fine del Decembre 1789 di un Pampepato del peso di libbre quattro e dal valore di circa lire sei dalla spezieria del Sig. Domenico Niccoletti in via di Postierla;
Il secondo al furto di un pezzo di sorra "dalla Pizzicheria di Federigo Azzurrini in questa Piazza Grande al Casato";
Il terzo per aver portato via una piccia di pane dalla bottega del panivendolo Lorenzo Pieralli alla Costarella;
Il quarto perchè "in una sera degl'ultimi giorni del carnevale passato rubasse dalla Pizzicheria Mastacchi in S.Martino un pezzo di Caviale";
Il quinto per aver rubato "dal banco di Francesco Rossi treccolone in questa Piazza Grande il denaro che trovavasi nel casseto del banco".
Furti che oggi ci fanno sorridere, ma che evidenziano lo stato di miseria a cui doveva far fronte la popolazione di allora.


Archivio di Stato di Siena - Capitano di Giustizia 235 - foglio 19 - anno 1791