LA   SEPARAZIONE    DA   GIOVACCHINO   CARLUCCI
Archivio Arcivescovile di Siena - Cause Civili 5140 n.31



Il 27 luglio 1827 Gaspara Passalacqua è di nuovo costretta a rivolgersi al Tribunale Ecclesiastico per chiedere ancora una volta il nulla osta per separarsi dal marito che "maltrattadandola con ogni sorta di profanità, ed avendola precipitata nella salute essendo costui stato macchiato di morbo venereo facendoli mancare la sussistenza, onde la Donna, è costretta stare assidua dalla mattina alla sera a motivo di dovere alimentare due figli che si ritrova, cioè una fanciulla di diciasette anni, ed un maschio di anni quindici nei quali influisce pessima educazione...".
Per questi motivi la donna fa "istanza con la quale domanda che le sia conferito provisorio decreto di separazione".
Così il Tribunale Ecclesiastico, prese le opportune informazioni, accogliendo le richieste di Gaspera, le permise "di vivere provvisoriamente, e fino a nuovo decreto separata dal di lei marito...".
Tale separazione non deve essere durata molto a lungo, in quanto nello Stato delle Anime redatto l'anno seguente, la famiglia compare nuovamente unita.


STATO ANIME PARROCCHIA DI S.SALVATORE IN S.AGOSTINO - anno 1828



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