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- SUL PALIO DEL 2 LUGLIO 1850 -

Comparisce Salvatore Grassini Funaio domiciliato in questa Città, ed espone che in occasione della Carriera alla tonda avvenuta nella Piazza del Campo della Città medesima il dì due del decorso mese di Luglio, Egli per incarico ricevutone dal Capitano della Contrada della Chiocciola, e nelle veduta di tutelare alcun poco la persona del proprio fantino, che trovavasi impedito dell'uso della spalla, e braccio destro per la violenta caduta del giorno antecedente si indusse a promettere un palmario, ò guidardone di Francesconi sedici al Brandini [Brandani] Fantino della Contrada della Civetta, soprannominato Bozzo [ Ghiozzo], se in carriera avesse spalleggiato, e difeso dalle percosse delli altri giostrastori il proprio fantino della Chiocciola, promettendo inoltre al Brandini medesimo, che in caso diverso minacciava molestare il fantino della Chiocciola istesso, altri Francesconi dieci se quest'ultimo fosse provveduto a vincere il Palio;
Che fermato con tali patti l'accordo, e per garantire l'istesso adempimento dei patti medesimi fù concordemente scelto per depositario delle Monete ventisei Alessandro Bandini Fornaio di Siena, rendendo ad esso pienamente note le condizioni sopraespresse, e con incarico di consegnare al Brandini ò i dieci , ò respettivamente i sedici Francesconi a seconda del convenuto col Brandini medesimo, al ché Alessandro Bandini promise uniformarsi;
Che l'esito della Carriera avendo prodotto il resultato per una parte che il Brandini Fantino della Civetta partito ultimo dalla mossa, e tale essendosi sempre mantenuto, non potè mai avvicinare, né difendere il Fantino della Chiocciola, e per altra parte che questo secondo potè pervenire coi soli propri mezzi a vincere il Palio, né venire per necessaria conseguenza, che a forma del convenuto, il Bandini dovea pagare, e consegnare al Fantino della Civetta unicamente dieci Francesconi;
Che in conseguenza di ciò il comparente poco dopo avvenuta la Carriera si presentò insieme con altri alla Bottega di Alessandro Bandini per ritirare i sedici Francesconi non dovuti al Brandini, ed il Bandini rispose che pienamente sussisteva non esser questi dovuti al fantino della Civetta, e egli avrebbe restituiti la mattina successiva;
Che tornato la mattina dopo il Comparente dal Bandini per tal ritiro si sentì rispondere da esso Alessandro Bandini che non restituiva nulla perché aveva consegnati al Brandini ancor questi sedici Francesconi;
Dei fatti, e delle convenzioni che sopra, posso deporre:
Il Sacerdote Sig. Giovan Battista Pallini,
Amgiolo Ricci Calzolaio
Giuseppe Formichi Bracciante
Alessandro Zaraffi Calzolaio
Saverio Franci Fornaio, e
Massimiliano Lotti Fornaio, tutti domiciliati in Siena per la udizione dei quali il Comparente fà istanza:
Attesoché pertanto abbia Alessandro arrecato per tal modo un danno, e pregiudizio della proprietà del Comparente con dolo, e si sia reso così responsabile di truffa;
Domanda che venga proceduto contro il medesimo Alessandro Bandini nei termini di ragione.


Il 27 agosto 1850 il Tribunale
rigetta nello stato degli atti la querela per truffa da Salvatore Grassini presentata e notificata in atti nel 3 agosto cadente contro il nominato Alessandro Bandini


Archivio di Stato di Siena - Procuratore Regio 14 - Processi Criminali risoluti n. 401