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- IGOR MITORAJ -
PITTORE DEL PALIO DEL 16 AGOSTO 2004

Palio del 16 agosto 2004 dipinto da Igor Mitoraj

Igor Mitoraj, l'artista che riesce ad unire la modernità estrema all'antichità.
Igor Mitoraj è nato a Oederan (Polonia) nel 1944 e dal 1968 vive tra Parigi e Pietrasanta (Toscana).
Artista spettacolare per il suo modo di ispirarsi al mito classico, usa creare, spesso, un concetto di bellezza incompleta.
Dalle sue opere quasi una paura verso la definizione, verso il concetto puro della forma, che comunque si sprigiona con forza. Mitoraj con la sua “perfetta imperfezione” vuole, in un certo senso, cancellare una linea di confine tra il presente ed il passato.
Tra il vivere terreno e l'immortalità. L'umano limite, che da sempre ci ha contraddistinto dall'idealizzazione del classicismo con il suo olimpo e con i suoi dei.
Una creazione colta e raffinata, dunque, quella di Mitoraj, artista di fama internazionale, che ci riporta ad un'arte della memoria, senza limiti temporali, se non quelli da lui voluti per ricordarci la nostra caducità, il pericolo della vita e di ciò che ognuno di noi può lasciare su questa terra.
Una traccia di modernità all'interno di un concettualismo storico in continua evoluzione. La sua mano, energia pura, sia che si tratti di un carboncino che di un bronzo, riesce a tracciare nella materia sensazioni emozionali che il suo linguaggio artistico, raffinato e crudo all'unisono, riescono a tradurre in puro linguaggio espressivo.
Così come nel drappellone realizzato per questo Palio di agosto, dove le pennellate di colore hanno la stessa forza di uno scalpello.
E nella preziosità del fondo oro, un richiamo agli studi sull'iconografia cinese di Mitoraj, il volto della Vergine bellissimo, anche se velato di tristezza, sembra guardare più che la Festa senese l'umanità tutta, raffigurata in basso, che, come ha detto il maestro, sta attraversando uno dei momenti più bui della storia.
Centauri ed angeli, riprodotti in miniatura, ed esterni al drappo di seta, alleggeriscono il contesto dall' attualità storica, come un omaggio alla corsa, ai fantini e ai cavalli, raffigurati in un'unica figura mitologica, perché unici protagonisti del Palio.
Quasi dei ninnoli, che riportano al gioco, vera essenza della Carriera, sdrammatizzando ancora una volta la vita e la morte.

Igor Mitoraj