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Poco più che quindicenne era anche Dante Rigoli detto Nula quando fu complice del più classico dei furti, come può considerarsi quello compiuto fra i banchi di un mercato settimanale, dove l’attività dei borseggiatori è sempre stata una costante. Così si legge nel rapporto dei Carabinieri di Poggibonsi del 13 febbraio 1867.
“Contro Cinotti Paolo, Rigoli Giovanni e Rigoli Dante per furto semplice aggravato.
Nelle ore antimeridiane del giorno decorso, nell'occasione del pubblico mercato in questa terra i contro notati individui sottraevano dalle tasche delle vesti del colono Luigi Cortigiani della Castellina un portafoglio contenente la somma di £ 131 in fogli di Banca. La somma stessa fu reperita dai Reali Carabinieri presso i detti individui che provvedevano al loro arresto”. Il giovane Nula, “fiammiferaio, celibe, nullatenente e illetterato” così rispose all’interrogatorio: "Ieri fui arrestato dalla via che da Poggibonsi conduce a Certaldo dai Carabinieri di questa terra, perchè mi trovarono possessore di lire centonove di fogli di Banca.
Questa somma io l'avea avuta pochi momenti avanti dal mio compagno Paolo Cinotti il quale mi avea pregato verso le dieci qui in Poggibonsi d'accompagnarlo a Castelfiorentino a prendere i fiammiferi. Io acconsentii e per la strada mi dette un involto di fogli che conteneva un portafoglio di pelle, ed in questo tempo giunsero i Carabinieri e ci arrestarono".



Tratto da FANTINI BRAVA GENTE di E.Giannelli, M.Picciafuochi, A.Ferrini e O.Papei - Betti Editore, Siena 2014