Agosto 1820
- OCA -
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24 luglio. Ricorsa del Palio di Talleri 40 per il 16 agosto prossimo. L’Affisso della Comunità Civica del 22 stante, invita le Contrade della Città a volere fare l’istanza entro il 26 in d.a Comunità per essere ammesse alla Carriera della tonda il 16 agosto p.o avv.e, e che il 27 si farà l’estrazione delle tre che non corrono d’obbligo.
31 d. Estrazione delle Contrade per la Ricorsa del 16 agosto 1820. La mattina del 27 stante nella Comunità Civica di questa Città fù fatta l’estrazione delle Contrade per quelle che non aveano posto nella Ricorsa del 16 dell’imminente agosto, e sortirono Torre= Leocorno= Drago. Quelle che corrono d’obbligo sono Tartuca= Montone= Chiocciola= Nicchio= Pantera= Oca=, e Selva.
12 agosto. Arrivo di S. A. I. e Reale. Ieri sera doppo [le ore, cancellato] l’unora dei morti arrivò S. A. I. e R. in compagnia della sua figlia proveniente da M.e Pulciano, e dalla visita del Ponte dell’Orcia.
13 agosto. Scelta e tratta dei cavalli alla tonda. Il giorno verso le ore ventitre, e con le solite cerimonie della scelta dei cavalli, e della tratta dei med. che [sortono, cancellato] colla sorte toccano alle Contrade, doppo fatta tale funzione si fà una piccola prova.
16 agosto. Palio del 16 agosto 1820. Doppo i Vespri Palio alla tonda in Piazza al quale ne sono seguiti l’appresso anedoti. Prima di tutto diciamo che S. A. I. e R. con la sua degnissima figlia si portò a vedere la Corsa al Casino sotto il Trono. Dato il permesso d’entrare in Piazza del Campo le Contrade, si presentarono corni da caccia e trombe sonando, vestiti all’Eroica, poi un infinità di gladiatori, ben vestiti all’uso dei Giochi Cinnici. In seguito le bandiere a due a due sventolando, e senza fare giochi sec.do il consueto, in seguito le Comparse delle Contrade a plutoni, vestiti all’Eroica, poi i fantini a cavallo ai soprallassi con tendina, e senza sella, in seguito tutti i cavalli corridori con bandinella in una sola fila, altri plutoni di Comparse delle Contrade, pure vestiti all’Eroica, in seguito un Carro Trionfale rappresentante il sagrifizio d’Ercole, cioè al Tempio, con l’Arbia in fondo, cattivo assai. Anedotti della Corsa. Contrada vincitrice l’Oca. Dietro la Banda, fatto il giro, fù dato il segno con la bomba, poste tutte le Comparse allo stecconato della Pianata, con in mezzo il Carro, si apprestarono i cavalli alla voltata del Casato a prendere i nerbi, e si presentarono alla mossa quasi benone, fù dal Nob. Sig. Cosimo Finetti data la mossa un poco inmatura, ma utile perché non seguissero delli sconcerti, scappando molti in gruppo, Selva con Piaggina, Montone con Ciccina Tremamondo, Torre con Niccoli Chiarini, Drago Ferrino piccolo [altri riportano Gregorio Bini detto Belgrado], la Torre si mantenne p.ma vicino alla voltata di S. Martino, la sec.da Oca con il garzone del Mugnaio di S.Abundio detto Gius. Buoni, il Buonino, che alla voltata di S. Martino voltò di tutta carriera, ed’andò quasi alle botteghe, essendo un cavallo buono, e forte, benché svoltasse largo, e non viera cavallo che ce la potesse, passati questi cadde il Drago, e sopra la Selva, che restò quasi morto, e così girando gli altri, alla sec.da girata rimpetto al Casini la Chiocciola era avanti con il fantino il Monco d.o il Bracali [Adamo Bracali detto Vecchio], nel passargli la Tartuca con Ferrino, la Chiocciola si gettò addosso alla Tartuca abbracciato il fantino, onde caddero tutti e due, e si ritirarono, cadde il Montone, onde la Corsa fù di cinque fantini a cavallo, e cinque cavalli scossi, che girarono, custode di questi era il Leocorno con Vecchia fantino, ma all’ultima girata Brandino sopra il Nicchio se avesse avuto un cavallo, che avesse ben voltato, essendo il med.o assai duro, averebbe contrastato il Palio all’Oca, che fù quasi sempre p.ma, e riportò il premio della banderola, che fù fatta in luogo del solito stendardo lungo [vedi in effetti la piccola banderuola a coda di rondine conservata nel museo della Contrada dell’Oca], e così l’Oca vincitrice passò a ringraziare la Madonna di Provenzano, passando poi alla Chiesa di S. Caterina in Fonteblanda della d.a Contrada, ed in seguito Fonteblanda bruciava [per indicare i fuochi accesi per la vittoria], e così ebbe fine il tutto senza sconcerti di ladronerie, e sussurri. E poscia tutta la gente passò alla Lizza, conforme S. A. I. e R. con il seguito. In quanto hanno girato la Piazza. Il Palio durò minuti secondi, uno, e due terzi misurati dal Sig. Maestro di Cappella Ettore Romagnoli, che con un orologio ottimo misurò.
17 agosto. Sonetto del Carro di ieri. In occasione della festa di ieri i sacerdoti, ed’altri che erano nel Carro, o sia Tempio di Ercole distribuivano dei sonetti uno dei quali è posto in fine al presente libro al N. 28.
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