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CON UN COLTELLO VENNE TAGLIATO IL DRAPPELLONE

Testo ripreso dal libro di Antonio Zazzeroni, "Le carriere nel Campo e le Feste Senesi dal 1650 al 1914"


Essendo morto il Granduca Ferdinando III furono sospese tutte le feste dell'anno, ma come scrive lo Zazzeroni, dietro le suppliche fattegli delle 17 contrade, Sua Altezza Imperiale e Reale Leopoldo II, decise che si poteva correre un Palio, da svolgersi il giorno 16 settembre 1824.
Quel giorno piovve a dirotto e fu spostato al 27, fu una bellissima carriera. Scappò primo il Drago e si azzuffò con il Bruco, che rovesciò a terra il fantino del Drago.
Allora entrò prima la Pantera seguita a poca distanza dall'Oca, e Tartuca, che a vicenda si passarono l'una con l'altra, inoltre si nerbarono fortemente, ma alla vincita erano così unite Oca e Pantera, che si dubitò per un momento chi avesse vinto, e fu deciso che la vittoria andasse all'Oca.

In una nota posta a margine nel libro delle deliberazioni e Memorie, anni 1746/1850 carte 33 tergo, il cancelliere della contrada dell'Oca, Mastacchi, scrive: "I tartuchini sempre prepotenti pretendevano il Palio perché nel tenersi i fantini dell'Oca e della Pantera presso la vincita Ivi giunti si arrestarono e la tartuca invece continuò la corsa.
Consegnato il Palio all'Oca un audace Tartuchino ebbe il temerario ardire di portare le mani nel Palio (drappellone) e farci uno strappo per circa la metà, ma buon per lui che gli riuscì sottrarsi e salvarsi le spalle da una tempesta di pugni.
Sappiano i posteri che fino da allora si giurò di far vendetta ed alla prima occasione ed in caso simile".

Se guardiamo il drappellone in questione, si nota che in mezzo, a sinistra proprio alla fine del primo scudo disegnato, c'è una grande cucitura.

16 settembre 1824