|
Premessa dell'autore al primo volume A parenti, amici e conoscenti sono lieto di offrire il mio lavoro sul nostro paese di Quercegrossa. Quercegrossa (Ricordi e memorie) è nato per caso nella caldissima estate del 2003. Nel dopocena, per sfuggire all'afa opprimente degli interni, si era soliti ritrovarsi tra amici in conversazione, tra una gelato e una birra, al bar del Gruppo Sportivo. Mentre godevamo il fresco della prima brezza notturna, rilassati sulle sedie di plastica rossa argomentando su tutto, era inevitabile scivolare sul piano dei ricordi personali e collettivi più significativi. Ma, insieme al ricordare, maturò ben presto in tutti la consapevolezza che stavamo parlando di memorie che sbiadivano sempre di più. Un mondo che inesorabilmente scompariva insieme ai suoi personaggi e agli antichi usi: con loro stavamo perdendo la memoria delle nostra usanze, della nostra cultura. Nacque così l’idea di questo lavoro. Un’idea per annullare la tirannide del tempo che passa spietato e bloccare la spugna che cancella la lavagna dei ricordi, e rammentare quel mondo che sotto i colpi del progresso e del benessere è stato travolto ed è oggi caduto nell’oblio. Raccogliere, in definitiva, testimonianze per farle rivivere e conservarle; ricordare quei tempi lontani di vita semplice, di difficoltà quotidiane con tante privazioni e rinunce, e anche con qualche angolo di miseria, ma essi sono stati la nostra storia, la nostra esperienza personale e collettiva e quindi memoria da riscoprire e tenere in serbo nel divenire del tempo, e nel ridar vita ai profumi, ai colori, alle azioni della nostra spensierata fanciullezza e a quelle dei nostri padri, credo ci sia concesso sprofondare nella nostalgia più acuta. Perché memorie e ricordi? Tutto il contenuto del libro proviene dai ricordi degli interpreti, divenuti ora preziosi testimoni, e dalle memorie delle pagine ingiallite degli archivi. Da entrambe queste fonti, come emergenti da una fitta nebbia, si delineano fatti e persone che riacquistano vita e significato, e il prodigio ci affascina e ci prende per trasportarci in un sogno dove tutto si manifesta bello e armonioso; sappiamo che non era così, ma ci piace pensarlo. Per le vecchie generazioni non sarà difficile riscoprire e rammentare, ma ai giovani occorrerà tanta fantasia e intuito perchè arduo sarà il calarsi in quella lontana realtà senza aver maturato nessun elemento di valutazione nella loro esperienza di vita. Allora, ecco che il proposito di questo lavoro è anche quello di portare a conoscenza e far comprendere questa ormai remota cultura detta “contadina”. Gli autori di queste memorie sono, infatti, coloro che le hanno dettate, io mi sono limitato a ordinarle, senza nulla togliere né aggiungere. L'unico rammarico è di non aver svolto prima questo compito, quando la presenza di più vecchie generazioni avrebbe permesso una ricostruzione arricchita, corretta e più addietro nel tempo. Queste righe sono nate per raccontare di donne e uomini, padroni e contadini o pigionali di Quercegrossa in tempi raggiungibili dalla memoria della gente, ma non ho potuto fare a meno, cammin facendo, anche per completezza, di dedicare qualche pagina alla storia del paese e della parrocchia e uno sguardo al sistema agricolo vigente fino agli anni Sessanta, cioè la mezzadria: il tutto, in maniera popolare e diretta che tende a informare e offrire un minimo di nozione al lettore interessato. In particolar modo la stesura di una storia della parrocchia viene a colmare una grossa lacuna nella conoscenza della medesima, del tutto ignorata fino ad oggi e, anzi, trattata con banali errori da parte degli studiosi che ne hanno sommariamente parlato. Una nota speciale merita la ricerca fatta su tutte le famiglie che nel Novecento hanno dimorato nel popolo di Quercegrossa. Credo che questo lavoro sia un eccellente supplemento di tutti gli altri capitoli e si proponga per un giudizio positivo che consideri non tanto la qualità, ma la misura del lavoro svolto. Dopo tanta attesa finalmente questo testo entra nella case di Quercegrossa e proprio per la gran mole di dati trattati sono occorsi quattro anni di lavoro. Metto a disposizione delle famiglie, che volessero ulteriormente approfondire la ricerca, la documentazione raccolta. Avendo inoltre omesso di redigere una bibliografia e di fare riferimenti alle opere consultate, sono a disposizione di tutti per ogni informazione. Perche due volumi? Mi sarebbe dispiaciuto eliminare parte delle tante notizie raccolte tra la popolazione e negli archivi per presentare una stringata sintesi di ogni capitolo. Ciò, secondo me, non avrebbe giovato alla lettura; al contrario, la ricchezza di particolari introduce con più efficacia nell'argomento proposto e maggiormente aiuta il lettore a viverlo e fondersi con lui. Quindi ho ritenuto fare cosa buona diffondere queste memorie in due volumi, pubblicati a distanza di tempo l'uno dall'altro. Alcune parole usate nella narrazione, così come certe coniugazioni verbali, fanno parte di quella parlata che definirei "toscano" appreso in piazza a Quercegrossa; un "dialetto senese di campagna", non il vernacolo, che è sempre una forzatura e di difficile lettura, ma il linguaggio semplice e schietto della nostra terra che, come tante altre tradizioni e usanze, sta per essere annacquato da mille rivoli diversi e finirà per scomparire del tutto, ma io intendo riproporlo qua e là in certe sue accezioni. La ricerca, condotta personalmente, mi ha obbligato anche alla stesura del testo, per questo chiedo comprensione ai miei paesani. Tengo a precisare per questa mia prima esperienza del genere, di essere rimasto elementare, ma concreto, e di essermi limitato alla elaborazione dei dati raccolti, magari con qualche aggettivo in più, restando però sempre nella proposizione di fare un’opera didascalica, e, quel che più conta, nel totale rigore documentario; inevitabile però sarà il riscontro di qualche inesattezza o errore vista la gran mole di dati contenuti nel testo. Dedico questa mia fatica a coloro che sono stati i protagonisti in ogni tempo di queste memorie, unita alla considerazione per quanto di buono e di utile ci hanno lasciato in eredità. Quercegrossa, settembre 2007 Ringraziamenti A ognuno dei seguenti nominativi va il mio ringraziamento particolare per l'aiuto e i consigli ricevuti: don Ottorino Bucalossi, don Veris Consumi, don Gino Giannini, don Vittorio Giglio, don Luigi Gori, don Mino Marchetti, don Aldo Romoli, don Giulio Salusti, Almo Andriolo, Luigi Bichi, Cristiana Carusi, Duccio Castagnini, Paolo Castagnini, Massimo Ciofi, Andrea Fagioli, Luciana Franchino e colleghe, Adriana Gori, Fiorella Guarducci, Mirella Guarduci, Mauro Landi, Rossano Mancusi, Manola Masti, Luigi Mori, Maria Giulia Mori, Franco Nardi, Lucia Pratelli, Raffaella Socci, Stefano Socci, Sara Testi, Francesco Vannoni, Folco Vettori. Fonti Il materiale documentario e bibliografico per la stesura dei capitoli compresi in questo volume proviene da: Archivio di Stato di Siena; Archivi Diocesani di Siena, Colle di Val d’Elsa, Arezzo, Fiesole e Firenze; Archivi Comunali di Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga e Monteriggioni; Archivi parrocchiali di Lamole, Lornano (S. Leonino e Poggiolo), Poggibonsi, Quercegrossa e Radda; Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena. Hanno contribuito Andriolo Almo, Baldi Anna, Baldi Antonella, Baldini Ottorina, Bandinelli Meri, Bandini Benito, Bandini Emanuela, Bardelli Lorena, Bardelli Maria, Bartali Marco, Barucci Donatella, Barucci Elena, Bencini Elia, Bencini Lorena, Bernardeschi Anna, Berrettini Valerio, Bianciardi Lorenzo, Brogi Gabriella, Brogi Lara, Brogi Settimia, Bruni Armido, Bruttini Augusto, Buti Ginetta, Buti Graziano, Buti Ilva, Buti Pierugo, Buti Torquato, Cancelli Alvaro, Candiani Marisa, Cappelletti Silvio, Carletti Silvano, Carletti Spartaco, Carli Dina, Carli Giulia, Carli Giulio, Carusi Anna, Carusi Franco, Carusi Luisa, Carusi Renato, Caselli Fiorella, Castagnini Bernardino, Castagnini Rudi, Castagnini Vanda, Cellesi Maria, Ciampoli Ademo, Ciampoli Liliana, Corbini Lorio, Costanzi Domenico, Costanzi Luigina, Deleon Sonia, D’Orio Saverio, Dragoni Massimo, Fabbrini Fosca, Fabiani Albertina, Fanetti Ida, Ferrozzi Giovanni, Festa Gaetano, Fineschi Elina, Finetti Adelmo, Finetti Marcella, Florindi Livio, Fontana Dino, Ghini Giulia, Guarducci Mirella, Guarducci Patrizia, Guideri Giuseppe, Guiggiani Anna, Innocenti Francesco, Innocenti Terzilio, Landi Marcello, Landi Mario, Lazzeri Patrizia, Leonini Giorgio, Lippi Gigliola, Lorenzetti Dino, Lorenzini Rosina, Lorenzoni Elvio, Losi Alighiero, Losi Armando, Losi Duilia, Losi Ines, Losi Liliana, Losi Sergio, Maggi Oriana, Maioli Settimio, Manganelli Iliana, Manganelli Marco, Marri Nicola, Masiero Giancarlo, Masti Anna, Masti Lucia, Masti Mirella, Mecacci Bruno, Mencherini Giuliana, Mencherini Orlando, Minucci Elia, Mori Annunziata, Mori Bianca, Mori Luisa, Mori Raffaello, Mori Roberto, Morini Sestilio, Nencioni Ilda, Nencioni Ilio, Nencioni Rosanna, Nepi Ilva, Nepi Maria, Nocciarelli Mario, Oretti Lea, Pagliantini Duilio, Pagliantini Paola, Palazzi Graziella, Palazzi Lorena, Papi Fabrizio, Papi Marina, Periccioli Fara, Periccioli Mario, Pianigiani Enzo, Pianigiani di Vignale, Pistolesi Maria, Pistolesi Rolando, Provvedi Fabio, Pruneti Elia, Riversi Iolanda, Rodani Elio, Rossi Anna, Rossi Carla, Rossi Gina, Rossi Giorgia, Rossi Giorgio, Rossi Ilva, Rossi Maria, Rossi Nello, Rossi Piera, Rossi Piero, Salvietti Alvaro, Sanleolini Leda, Sarchi Mauro, Schiatti Luciano, Sequi Gigliola, Sestini Bruno, Sestini Isanna, Sestini Luciana, Sestini Sergio, Socci Raffaella, Socci Silvano, Socci Stefano, Sorbi Noemi, Stazzoni Mario, Tacconi Anna, Tacconi Mario, Taddei Ilio, Tatini Anna, Travagli Albertina, Travagli Orietta, Vannoni Maurizio, Vettori Luciano, Vettori Silvana, Volpi Ivana, Volpini Elina. Alcune famiglie non sono state consultate. Indice Volume 1° Luoghi e poderi - pag. 7 Le Famiglie del 900 - pag. 111 Arruolamento e guerra - pag. 429 Girovaghi, cercatori e ambulanti - pag. 523 Miniere - pag. 541 Cimiteri e Compagnia di S. Antonio - pag. 573 Storia civica - pag. 7 Storia religiosa - pag. 103 Mezzadria - pag. 237 La scuola - pag. 357 Errata corrige - pag. 445 Supplemento a “Le famiglie del ‘900” - pag. 447 Supplemento a “Guerra e arruolamento” - pag. 452 Supplemento a “Miniere” - pag. 458 Filastrocche - pag. 479 Stato delle anime del 1936 (poderi) - pag. 488 Indice Volume 2° - Tomo II "Cose d’altri tempi" Introduzione e indice - pag. 3 Personaggi - pag. 8 Lavori e lavoranti - pag. 38 1936 - pag. 103 Cresime e Comunioni - pag. 106 Nomi, gemelli e soprannomi - pag. 140 Cartoline - pag. 146 A caccia - pag. 148 Racconti a veglia - pag. 163 Esposti - pag. 197 Fidanzamenti e nozze - pag. 203 Servizi e pubblici e privati - pag. 257 Gioco e Tempo libero - pag. 321 Usi e costumi - pag. 352 Cose di Chiesa - pag. 394 Mali e rimedi - pag. 430 Giochi di ragazzi e Carnevale - pag. 438 La pagina sportiva - pag. 454 Letterine - pag. 456 Pane e companatico - pag. 460 Padroni - pag. 471 Spigolature - pag. 482 Appendice fotografica - pag. 486 Home |