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- LE RIVALITA' -
Tratto da Con la rivale in Campo di R.Filiani e N.Zaffaroni



BRUCO - GIRAFFA


Non esiste nulla di scritto per inquadrare l'inizio della rivalità fra Bruco e Giraffa.
Di certo le due consorelle confinanti restarono in ottimi rapporti almeno fino al 1945.
In occasione della vittoria del 2 luglio 1912 il Bruco inviò queste poche righe alla Giraffa :
"In questa si ringrazia la Contrada della Giraffa per l'aiuto sincero e valido in occasione della vittoria riportata."
Questa fu la risposta giraffina :
"La nostra contrada ha piacere di questo riavvicinamento ma…in una occasione il Bruco vorrà renderci il favore che la Giraffa per prima gli ha recato."
Evidentemente la Giraffa, con Settimio Salvucci, diede una mano alla vittoria di Nappa e Farfalla anche se in precedenza fra le due contrade poteva esserci stata qualche piccolo screzio.
Nell'agosto 1923 la Giraffa vinse con Randellone e Lola a prezzo di forti contrasti interni per l'enorme cifra sborsata per i partiti.
Nonostante ciò la Festa della Vittoria fu memorabile e molti brucaioli collaborarono ad allestirla. Anche la vittoria nel Palio dell'Impero, ottenuta dalla Giraffa con Bovino su Ruello, fu salutata con simpatia dal Bruco, visto che la grande favorita di quella carriera era l'Oca con Pietrino su Folco.
Ma nell'immediato dopoguerra qualcosa iniziò ad incrinarsi nel rapporto fra i due popoli, forse per dei rancori personali maturati negli anni della guerra.
Il dopo Palio del 2 luglio 1945 fu a dir poco turbolento. La Giraffa era la grande favorita ma non andò oltre il secondo posto con Tripolino su Folco.
Dopo la carriera si accese una zuffa in cui Tripolino venne colpito da alcuni del Bruco, subito dopo una massa di brucaioli si recò presso la stalla della Giraffa prendendola d'assedio.
Il Priore della Giraffa, l'avvocato Ricci Campana, abitava proprio sopra la stalla e turbato da questi avvenimenti scrisse al Rettore del Bruco ed al Magistrato delle Contrade protestando vivacemente per questi incidenti scoppiati senza alcuna ragione e con una violenza inusitata.
Il 14 luglio durante un'assemblea alcuni giraffini, coinvolti negli scontri, chiesero l'immediata rottura di ogni rapporto con la Contrada di Via del Comune.
Nello stesso anno il Bruco partiva favoritissimo nel celeberrimo Palio della Pace.
Il Mossiere Lorenzo Pini annullò due mosse in cui la Tartuca era partita nettamente prima e per protesta i tartuchini si ritirano dalla carriera, per solidarietà abbandonarono la Piazza anche le comparse di Oca ed Onda seguite da molti giraffini convinti che in quel Palio tutti favorissero la vittoria del Bruco che poi non arrivò per la caparbietà di Rubacuori e Folco nel Drago.
L'anno successivo la Giraffa colse il successo il 16 agosto con Ciancone su Piero.
Il 22 settembre 1946 il Bruco inviò un messaggio di congratulazioni alla consorella:
"A nome della Nobil Contrada del Bruco, compio il gradito incarico di rivolgere agli Amici della Contrada della Giraffa, riuniti per solennizzare la splendida vittoria del 16 agosto c.a., i sensi più vivi di cordiale amicizia e le più vive felicitazioni per il successo conseguito nella storica Piazza del Campo. Salutiamo i convenuti al grido "Evviva la Giraffa ! Evviva il Bruco !".
Ma ormai qualcosa si era rotto e col passare del tempo la rivalità prese corpo, forse anche nelle giornate in cui i ragazzi delle due contrade giocavano e si "fronteggiavano" a San Francesco.
Nel Numero Unico edito dal Bruco per la vittoria del 1955 non mancano dei pungenti riferimenti alla Giraffa e nell'agosto 1959 vi fù uno scambio di nerbate molto spettacolare, Mezzetto e Solitario, partiti appaiati, si nerbarono quasi per un giro.
Nonostante una grande sproporzione numerica fra le due contrade l'inimicizia si mantenne viva anche negli più bui per il Bruco costretto ad un lunghissimo digiuno.
Nell'agosto 1982 il cavallo toccato in sorte alla Giraffa, Claudia IV, s'infortunò alla Prova Generale, la comparsa del Bruco in segno di solidarietà non spiegò le proprie bandiere durante il passaggio in Via dei Rossi prima del corteo storico.
Curiosamente nelle occasioni in cui i due popoli vennero a contatto la Giraffa riuscì spesso a riportare la vittoria, ultimo caso nell'agosto 1986, anno decisivo per le sorti delle due contrade.
La Giraffa vinse il Palio con Truciolo sul piccolo e sorprendente Fenosu, al rientro in contrada, in Via dei Rossi, un gruppo di brucaioli si fece incontro al corteo vittorioso sbarrando la strada.
Seguirono attimi di grande tensione, ma lo scontro fu evitato ed in entrambe le contrade nacque la volontà di trovare una soluzione.
La Giraffa ormai non riusciva più a sostenere un confronto impari sia a livello numerico che a livello di risorse economiche da investire nel Palio.
Il Bruco stanco di un digiuno, all'epoca più che trentennale, non poteva più reggere l'assillo della vittoria e pensare anche a sostenere una rivalità.
Da subito iniziarono una serie di incontri fra le dirigenze, varie assemblee, un lungo e sofferto dibattito durato circa dieci anni.
Nel frattempo le trattative portarono anche una certa tranquillità.
Nel luglio 1992 la Giraffa montò Bastiano su Benito, nell'agosto successivo lo stesso fantino montò Galleggiante per il Bruco, riformando il binomio vittorioso per la Contrada di Provenzano nel 1990.
Nell'agosto del 1996 il Bruco tornò a gioire dopo quarantuno anni, la Giraffa non oppose resistenze a concedere la sua parte di Piazza San Francesco per i festeggiamenti brucaioli.
La fine dell'inimicizia fu ufficializzata nell'autunno del 1996 con un ampio consenso ottenuto in entrambe le contrade durante le assemblee convocate in contemporanea.
L'anno dopo anche la Giraffa ebbe la sua parte di gloria conquistando lo storico cappotto del 1997.
Attualmente le due contrade intrattengono rapporti cordiali e di buon vicinato.