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- 20 settembre -

1819: muore Andrea Martini, sopranista senese






  
Il 20 settembre 1819 muore il sopranista senese Andrea Martini, conosciuto come “Divino” e anche come “il Senesino”, da non confondere con Francesco Bernardi (1686-1758), "il Senesino" per antonomasia, né con Giusto Fernando Tenducci (1736-1790), detto anch'egli "il Senesino", dal loro luogo di nascita.
Andrea Martini, nato il 30 novembre 1761, evirato, studia a Siena con il celebre Paulo Saulini e, pur non raggiungendo la fama di Bernardi, viene ammirato particolarmente a Roma (dove debutta nel 1780) per le sue interpretazioni in parti femminili. Si dice che possedesse una bellezza insolita e che avesse un portamento talmente elegante che, unito ad una voce dolce, lo rendevano completamente inadatto ad interpretare ruoli maschili sul palcoscenico.
Nel 1783, quando si esibisce nell’opera “I due baroni di Roccazzurra”, di Domenico Cimarosa, per queste sue caratteristiche gli viene dedicata addirittura una poesia per elogiare la sua interpretazione, ancora, femminile: "La tua voce soave, allor che canti, passa veloce dall'orecchio al core, ivi desta il piacer, desta l'amore e i più tristi pensieri fuggono erranti".




Calca i teatri di tutta Italia, anche se predilige le scene romane, ed è amico di Canova, Benvenuti, Morghen, Cimarosa e molti altri personaggi di spicco dell’epoca.
Nel 1799 si ritira dal palcoscenico e si stabilisce nella sua Villa di Scandicci, dove si gode il frutto dei suoi risparmi circondato dalle sue passioni: una biblioteca fornitissima e una rara collezione di Stampe.
Canta solo a Firenze nella Cappella della Regina d’Etruria e poi in quella del Granduca.
Malato da tempo, proprio, il 20 settembre 1819 (domenica), si legge in una cronaca, l'evirato senese passò agli eterni riposi, morendo per consunzione dovuta a “tisi pulmonaria”.


questa pagina è stata curata da Maura Martellucci e Roberto Cresti